Chiang Rai by night

Giornata dedicata alle sistemazioni del blog rese lunghe e faticose a causa della forza del segnale della connessione non adeguata alla bisogna. 

Momento di un certo panico vissuto alla riconsegna dello scooter: il mio passaporto non si trovava!

Dopo un quarto d'ora il titolare dell'impresa mi ha raggiunto alla Guest House per consegnarmelo: non so dove se lo fossero imbucato, ma la cosa mi ha fatto decidere che da qui in avanti cercherò di fornire solo fotocopie del passaporto in occasioni come queste, e se non saranno disposti ad accettarle, ciccia!

I preparativi per la prima parte del Laos sono terminati: domani tutto si giocherà sulla tempistica; perciò ho deciso di saltare il breakfast alla Guest House (primo momento possibile 7.30) per salire sul bus delle 8 a.m...

In serata ho effettuato un'uscita per il night market che, essendo collocato vicino al bus terminal, mi ha consentito di verificare il percorso a piedi.

Raramente sono uscito la sera perchè non ne sento la necessità dopo giornate vissute intensamente, ma quelle volte che è accaduto mi sono reso conto che i luoghi appaiono differenti, le frequentazioni dei luoghi sono differenti.

Non ho forse mai fatto cenno non tanto al gran numero di spazi dove vengono praticati vari tipi di massaggi, ma al fatto che in qualche modo l'approccio appare come un adescamento: e parlo di massaggi che vengono praticati in vista, dietro la vetrina trasparente di un negozio, se non addirittura all'aperto, su delle apposite poltrone, quindi certamente senza l'effetto "boom-boom" finale.

Ma questa sera, forse per le strade che ho percorso, mi è sembrato che questi luoghi fossero assai più numerosi rispetto a come vengono percepiti di giorno, e tutti dotati di molte più addette: anche la forma di "adescamento" è più spinta (addirittura in due occasioni sono stato raggiunto su strada e quasi preso sottobraccio).

Era mia sincera intenzione sottopormi ad un massaggio Thai per il collo e la schiena, ma queste forme di offerta del servizio  hanno contribuito a tenermene lontano.

Di ragazze carine ne ho incrociate tante e ovunque in questo mese, ma qui a Chiang Rai questa sera, davanti ai locali dove si beve, ho visto il meglio del meglio; certo, a differenza di chi incontri di giorno queste sono delle procacciatrici d'affari, professioniste nel catturare chiunque sia disposto ad entrare e consumare qualsiasi cosa, probabilmente in loro compagnia, e pertanto sono curate in ogni minimo particolare del loro look mirato al raggiungimento del loro "core business". 

Mi è sembrato di essere tornato ai tempi in cui frequentavo un locale in via Vincenzo Monti a Milano, proprio sotto al mio ufficio. In zona vi erano diverse agenzie per candidate indossatrici provenienti da tutto il mondo; spesso stazionavano nello stesso bar durante le attese per costruire il proprio "book" da sottoporre a chi avrebbe forse potuto farle lavorare. 

A dir tanto solo il 3% di quelle stupende ragazze avrà trovato occasionalmente lavoro nella moda, quindi dovevano arrangiarsi per sopravvivere nell'attesa che si concretizzasse l'occasione.

La vita che si coglie in giro di notte sembra accomunare le varie parti del mondo molto di più di quella che incontri negli altri orari della giornata.

I tempi in cui Giorgio Gaber dei primi tempi cantava ...le strade di notte...non esisto più!