Tutto è andato alla perfezione: sveglia alle 6.45, uscita dalla Guest House alle 7.30, arrivo al Bus Terminal alle 7.45, partenza del bus alle 8.00, arrivo a Ciang Khong alle 10.15, spostamento all'Immigrazione Thai alle 10.30, attraversamento Mae Kong e arrivo all'Immigrazione Lao alle 10.45, disbrigo della pratica per ottenimento Visa alle 11.00, prenotazione bus per Luang Namtha alle 11.10, imbarco sul bus alle 11.30, arrivo a Luang Namtha alle 16.00, ingresso alla Guest House Thoulasith alle 16.30.
Commento: Di positivo il fatto che la situazione ai confini è stata di assoluto relax. Niente folle che ti assaltano per offrirti il loro aiuto nello svolgimento delle pratiche come dal Mexico in giù e in Western Africa.
Di negativo c'è stato il tipo di comfort del bus Lao: aria condizionata “naturale”, del tutto accettabile, sedili e spazi a disposizione tipo tradotta, inaccettabile, anche in rapporto al prezzo del biglietto; invece caratteristico lo stoccaggio delle merci a bordo con sacchi di riso nel corridoio sopra ai quali ho dovuto passeggiare per raggiungere il posto in coda che ho trovato libero.
Una volta in territorio Lao ci siamo trovati in quattro Western a prenotare lo stesso bus: una giovane coppia più un portoghese oltre a me.
Sin dal passaggio in tuk tuk per arrivare al bus il portoghese aveva iniziato ad attaccare discorso, specialmente con me. Si chiama Mario, è un quarantenne di Setubal dal fluente inglese con notevole esperienza di viaggio nei vari continenti: ora è diretto in China.
Il bus ha effettuato varie fermate non tanto per sbarcare ed imbarcare passeggeri, quanto per consentire ad alcuni di loro di entrambi i sessi di guadagnare il bordo strada ove espletare funzioni corporali.
Ad un certo punto sui sacchi di riso nel corridoio a fianco al mio sedile ho trovato una donna coricata e dormiente: perché non ho avuto la lucidità per pensare di fare la stessa cosa prima di lei?
Distendersi sarebbe stata una soluzione; infatti ho capito perché ad inizio viaggio l'assistente di bordo ha distribuito praticamente a tutti i passeggeri sacchetti di plastica.
Quando sono sceso dal bus mi sono veramente sentito come si deve sentire qualsiasi oggetto dopo essere stato frullato per quattro ore; sebbene i paesaggi attraversati fossero molto belli ed i plurimi villaggi attraversati fossero così veri nella loro palesata povertà, non sono stato in grado né di osservarli con attenzione né tanto meno di pensare a riprenderli fotograficamente: si tratta del territorio del Nam Na National Protected Area, considerata forse come il territorio con il più grande pregio naturalistico di tutto il Sud Est Asiatico, esattamente dove ho in programma di muovermi nei prossimi giorni.
La testa era pesante e non avrei avuto nessuna voglia di mettermi a trattare per il passaggio in tuk tuk dal cosiddetto “terminal” alla cosiddetta “città”, ma la richiesta iniziale del driver è stata veramente esagerata visto che tutti e quattro i Western si sono impuntati. Il driver è rimasto inflessibile nella sua richiesta per parecchio tempo sin tanto che il portoghese lo ha forzosamente convinto.
In effetti pare che qui ci sia proprio il problema dei prezzi, lievitati in fretta ed in poco tempo, senza modificazioni intervenute nella qualità del servizio offerto.
Nella lista delle Guest House che mi ero preparato ne ho subito individuata una che aveva ottime referenze e che si trovava proprio dall'altra parte della strada dove eravamo stati lasciati.
Mentre i giovani hanno cominciato ad usare tutta la tecnologia di cui dispongono per orientare la loro scelta, io ed il portoghese abbiamo messo il naso dentro per renderci conto di persona; meglio di quanto ci si potesse attendere, un posto veramente carino, con camere dotate sia di A/C che di ventilatore (con la temperatura serale scesa a 20° si tratta di un inutile optional), nonché di bagno spazioso e di luce per poter leggere a letto (quasi sempre mancante ovunque), il tutto per 70.000 Kip/notte, cioè meno di € 7.00!
Mentre i giovani hanno cominciato ad usare tutta la tecnologia di cui dispongono per orientare la loro scelta, io ed il portoghese abbiamo messo il naso dentro per renderci conto di persona; meglio di quanto ci si potesse attendere, un posto veramente carino, con camere dotate sia di A/C che di ventilatore (con la temperatura serale scesa a 20° si tratta di un inutile optional), nonché di bagno spazioso e di luce per poter leggere a letto (quasi sempre mancante ovunque), il tutto per 70.000 Kip/notte, cioè meno di € 7.00!
Dopo un primo approccio con chi offre trekking e chi offre bici e moto in affitto non è rimasto altro da fare che mangiare qualcosa al Night Market (di tono assai dimesso rispetto a quelli Thai, inoltre la città è di soli 20.000 abitanti) prima di tornarsene a casa dove ho trovato 20,4° con il 69% di umidità: roba da dormire ben coperti!
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