domenica 17 novembre 2013

Sulla strada per Sukhothai: stop a Phitsanulok

Forse sto scrivendo troppo, ma la vita spesa in viaggio è dotata di un moltiplicatore di esperienze rispetto a quella statica, perciò mi risulta inevitabile la descrizione del vissuto. 
Magari cercherò di non addentrarmi troppo in tutto per non scoraggiare chi visita il Blog!
Considerazione dopo i primi dieci giorni in questo paese: ho notato in generale una pletora di persone impegnate in maniera parcellizzata in ogni tipo di lavoro.


Ad esempio: personale viaggiante sui treni addetto alla pulizia, personale viaggiante addetto al controllo biglietti (effettuato dopo ogni stop), nei complessi monumentali personale addetto - a volte mi è venuto da chiedermi a che - ovunque: forse è la politica della massima occupazione tendente a garantire una fonte di reddito al maggior numero di persone possibile; altra faccia della medaglia è data dalla bassa professionalità che ne consegue. 
Da Lop Buri mi sono impegnato nella prenotazione telefonica di un albergo per la sera nella località dove arriverò: con grande difficoltà di comprensione sono rimasto in dubbio sul risultato, ma quando finalmente sarò a destinazione saprò che la prenotazione era andata a buon fine: voce corrente dice che non è importante prenotare in quanto si riesce sempre a trovare una sistemazione, ma se devi andare a cercarla con il peso del bagaglio sulle spalle non è il massimo.




Inoltre ho già verificato che nella zona in cui mi sto muovendo ci sono diversi alberghi fra quelli che interessano a me full booked; sarà per il solo fine settimana?  
La storia di oggi è incentrata sul viaggio di trasferimento in treno: prevista partenza ore 10.29, arrivo in stazione alle 9.35, di proposito non prendo in considerazione un treno ordinario che alle 9.45 va dove devo andare anch'io: oggi ho deciso di viaggiare in altro modo, purtroppo allo sportello vengo informato che il treno sul quale avevo puntato è full booked! Mi sembra impossibile, ma l'unica soluzione è quella di prenotarsi su quello successivo: Special Expess Class 2 Seat n° 18 circa 300 km.da percorrere prezzo 423 bath = € 10.




Non mi resta che depositare il bagaglio al costo di 15 Bath e mettere il naso in altre parti della città, scoprendo così che più tardi ci sarà una manifestazione con sfilata di altari predisposti su pick up.
Transitando dal mercato vedo in vendita veramente di tutto, persino pesci e tartarughe in vita, poi mi ritiro in stazione dove l'attesa si prolunga oltre il previsto. 





Noto delle bimbette massimo di quattro/cinque anni giocose, sempre in movimento e pronte ad inventarsi attività ludiche utilizzando materiale di riciclo; non sono in attesa del treno, vivono qui la loro giornata dove le loro madri lavorano come inservienti, ma sono anche pronte a sostituirsi alle madri nell'incarico di lavoro da queste svolto (pulizia del pavimento), forse come anche questo fosse un gioco. 




Poco prima delle 13 compare sul display un ritardo di 15' che viene poi modificato in 25' quando sono già le 13.30. Il treno è poi arrivato alle 13.45 senza che venisse evidenziato il magior ritardo, ma intanto il personale in servizio ha continuato ad informarsi sulla mia destinazione nel timore che potessi salire su qualche altro convoglio in transito: l'attenzione è tanta e costante, probabilmente qui il viaggiatore, locale o foresto, è mediamente abbastanza disattento, altrimenti non si capirebbero tante premure.
Appena trovato il posto assegnato scopro che nel prezzo del biglietto è incluso il pranzo (stile aero) che mi viene subito servito (tre carrozze viaggianti compongono l'intero treno classificato Special Express, A/C a manetta per 22% con 82% umidità, obbligatorio coprirsi - richiesta compilazione form sul servizio a bordo). 
Il paesaggio lungo il percorso è monopolizzato dalle risaie e dagli uccelli che le frequentano;  i vetri oscuranti ed il cielo grigio causa pioggia a tratti  non mi consentono alcun particolare apprezzamento.
Alle 17 abbondanti arrivo a destinazione e mi lascio condurre da un tuk tuk sino all'albergo. Verso le 19 esco trovando un gran movimento sul lungo fiume: è in corso una manifestazione dal giorno 13 al 17, credo sia quella dei lumini da lasciar andare sul fiume (siamo infatti alla luna piena di novembre, quando questo rito si ripete annualmente).   



Ci sono venditori di cibo di tutti i tipi e anche di altro, incontro ragazze pronte per uno spettacolo in costume, graziose e disposte a lasciarsi fotografare,  lungo la strada vengo intercettato da un tipo che mi intrattiene in una lunga chiacchierata mentre un megaschermo diffonde a 1000 decibel il discorso di un leader politico esattamente dalla piazza di Bkk dove era concentrato il corteo nel quale incappai qualche giorno fa,  molti supporters ascoltano, applaudono e usano i fischietti in dotazione ogni volta che il leader, ad arte, accenna una pausa: non ho capito se questi sono pro o contro Taksin, il famigerato ex primo ministro del quale ho già raccontato, anche se ciò che avevo capito dal tizio che mi ha agganciato mi aveva indotto a pensare che lo contestassero (ora non ne sono più così sicuro).



Mentre mi trovavo fra i venditori di cibo non nego di essere stato tentato dal provare insetti fritti vari proposti in molti stands, ma alla fine ho preferito assaggiare vari cibi più tradizionali prelevati un pò qua ed un pò là: spiedino di minuscoli totani, ravioli a vapore, riso con uovo e mezzo salsicciotto tipo wurstel, ananas a fette, il tutto per 70 Bath=€ 1,75, un pò caro, ma l'ambientazione avrà inciso sul prezzo!
Dopo una giornata un po moscia e climaticamente leggermente piovosa, il finale è stato più interessante, tale da ridare vigore alle stanche forze del viaggiatore il quale, in occasioni come queste, non vorrebbe fermarsi mai.


Stamane è domenica ed ho rapidamente preso la decisione di fermarmi qui a Phitsanulok per un'altra notte, visto che a Sukhothai ho una disponibilità alberghiera a partire dal giorno 18.
La città è inizialmente abbastanza addormentata; molte attività osservano il riposo settimanale.
Solo al terzo tentativo effettuato riesco a rifornirmi di Bath presso un ATM; una volta raggiunta l'area dove sono concentrate le pagode trovo fedeli in visita ovunque, rispettosi e con offerte, mentre la voce di qualche monaco preposto alla preghiera è diffusa dagli altoparlanti.




Nell'ordine ho visitato Wat Ratcha Burana, Wat Nang Phaya e Wat Phra Si Ratana Mahathat, il più importante.






All'esterno dei complessi il marketing è all'opera, lungo il fiume osservo i venditori di offerte floreali provenienti da aree limitrofe mentre le confezionano all'ombra degli alberi, distesi a terra, odore di cibo serpeggia dappertutto; all'interno dei complessi ci sono anche delle giostre!






Durante la visita nel secondo dei tre siti citati delle ragazze offrivano bicchieri sigillati contenenti acqua gelida a tutti, me incluso, mentre nel precedente ho avuto la sensazione che fosse in atto la distribuzione di cibo a fronte di una condivisione nella quale non ho ritenuto di dover interferire.





Passo dopo passo ho riconquistato la via di casa dopo aver effettuato un percorso circolare di media lunghezza, nella parte finale reso faticoso dal caldo.




Al 7-eleven vicino casa mi sono concesso un beverone simil frappè al caffè, uno dei beveroni da me preferiti in questo clima  tropicale. 

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