La sensazione che mi
pervade da qualche giorno è quella di essere in ritardo nei
preparativi inerenti alla partenza.
Così come il ritorno a
casa comporta l'iniziale rifiuto a riprendersi carico delle varie
situazioni lasciate, il momento della ripartenza sente il peso di
tutto ciò che non si è riusciti a portare a compimento, che quindi
resta in sospeso: è questo che spinge ostinatamente in direzione
contraria e può farti sentire in affanno.
Credo a ragione!
Sì, perché non ho
potuto trascurare oltre il Nomade e quindi ho cercato notizie la dove
si trova: sulla carta ho avuto riscontri positivi, ma oramai sono
stato troppo segnato dalle vicissitudini per crederci fino in fondo e
quindi ho deciso di effettuare un blitz in officina.
Ciò mi ha
inevitabilmente portato via del tempo.
Sembra che l'ultimo
inconveniente sia dipeso dall'assestamento delle nuove molle super
rigide montate sugli ammortizzatori anteriori; ciò avrebbe provocato
la scampanatura della ruota con relativo logoramento degli organi di
trasmissione.
Inoltre è stata rilevata
un'avaria anche alla scatola guida della trasmissione; ora dovrebbe
essere tutto in ordine, ma visto che il veicolo resterà fermo ancora
qualche mese ho avuto la disponibilità da parte del tecnico degli
assetti a testarlo ancora su strada per tutti i chilometri che gli
sarà possibile percorrere; un collaudo che sarebbe toccato a me, ma
per come si sono messe le cose preferisco che venga effettuato da
chi ci ha lavorato.
Sono rimasto spesso in
casa sia per espletare tutto il lavoro necessario che nell'attesa
dell'arrivo di materiale Lonely Planet ordinato in Inghilterra; la
spedizione è avvenuta a mezzo Royal Mail, ma quando i giorni di
attesa hanno superato una certa soglia senza che il postino suonasse
alla mia porta, ho iniziato a tempestare il mittente per avere
notizie.
Purtroppo le spedizioni
Lonely Planet sono rimaste arretrate rispetto allo standard di tante
altre organizzazioni che mettono a disposizione la loro
tracciabilità, e così, dopo aver interpellato anche il postino di
zona con esito negativo, ho capito che non avrei potuto fare
affidamento sull'unica guida che ritenevo particolarmente utile ai
miei bisogni, Southeast Asia on a shoestring (big trips on small
budget): anche la prestigiosa Royal mail non è forse più quella di
una volta, a meno che non si sia creato qualche disguido dopo lo
sbarco del pacco su nostro territorio, chi mai lo saprà!
Nel frattempo ho condotto
varie indagini sostitutive sul web, ma oltre a impegnare molto tempo
in questa attività, non ho certo ottenuto lo stesso risultato.
Ho trovato interessante
l'esperienza descritta su alcuni blogs da parte di viaggiatori
indipendenti, in particolare “Verso l'India”
http://ruggerodaros.blogspot.it/
e su quello di una giovane sicula
http://www.viaggiare-low-cost.it/category/sud-est-asiatico/
.
Mentre il tempo passava
ho cominciato ad avere dei positivi riscontri circa l'iniziativa
“Destinazione Myanmar”, per cui so che è stato ripreso il mio
testo e pubblicato su vari portali, fra i quali quello dei quaderni
di viaggio www.markos.it/quaderni/
, che già mi aveva pubblicizzato all'epoca del Western Africa.
Il countdown intanto mi
teneva costantemente presente alle mie responsabilità; ciononostante
avevo la sensazione di lasciar trascorrere il tempo in maniera non
proficua.
Sono poi maturati i
momenti della preparazione al distacco e dei saluti: nel mio ambiente
Yoga ho avuto un saluto particolare, accompagnato dal regalo di un
libro del quale conoscevo l'esistenza ma che non avevo ancora mai
letto, se non qualche passaggio riportato altrove: autore George
Orwell, titolo “Giorni in Birmania”, un capolavoro che metterò
nello zaino cercando di non sforare il peso che mi sono prefissato.
Devo confessare che,
sebbene sia grande il desiderio di andare e di non tornare alle
italiche miserie quotidiane, percepisco in me tutto il peso di un
viaggio da costruire in modo diverso, con i suoi pro ed i suoi contro
tutti da scoprire.
Qualcuno probabilmente
ricorderà una canzone ormai lontana nel tempo, allora cantata con
successo da una giovane donna ancora acerba: mi sembra che il titolo
fosse “Non ho l'età”.
Ebbene, a me sembra di
non avere più l'età per un viaggio Backpacking, ma per vari motivi
è proprio così che viaggerò, non ultimo per potermi muovere
agilmente con moto a noleggio dove sarà possibile.
Avevo scelto una
combinazione di volo che non mi tenesse in ballo troppo tempo con
lunghi scali, in modo da poter arrivare a Bangkok certamente un po
rintronato, ma ancora in un orario diurno utile a cercarmi un albergo
fra quelli preselezionati (If You're returning to “civilisation”
and need traveller amenities, then the backpacker ghetto of Th Khao
San and surrounding Banglamphu, National Library area, is chep and
convenient).
Qualche giorno fa mi è
stato comunicato un cambiamento di programma dovuto alla
cancellazione del volo Egyptair sul quale ero prenotato per la sera
di martedì prossimo da Milano per Bangkok con scalo a Il Cairo; mi è
stato proposto un volo precedente con conseguente sosta più lunga Al
Cairo, esattamente ciò che avrei voluto evitare.
L'orario di arrivo a BKK
sulla carta resta quello iniziale, ore 13.30 L.T.: d'altronde per €
600 A/R non si può pretendere più di tanto, anche perché avevo
visto tempi anche più lunghi utilizzando compagnie forse più
qualificate (o forse no: il prezzo è diventato una variabile
indipendente sui voli low cost).
Con oggi, concluse le
vaccinazioni indispensabili per i luoghi che saranno i miei nei
prossimi mesi,
dopo aver discusso con il
medico ed aver deciso di evitare la terapia antimalarica, è
iniziata l'ultima fase, quella che si concluderà sia lasciando il
frigorifero vuoto che con il confezionamento del bagaglio: zaino non
oltre i 10 kg., zainetto (con tutta la tecnologia che mi porterò al
seguito) non oltre i 4 kg..
Ho già acquisito un
certo quantitativo di USD in banconote emesse dopo il 2006 che si
presentano come nuove di zecca, così come devono essere per essere
utilizzabili la dove vado; le carte di credito hanno entrambe vita
residua abbondante, il bancomat internazionale è funzionante, la
carta prepagata è pronta ad essere rifornita.
Il visto per Myanmar e
per Vietnam li otterrò richiedendoli alle rispettive ambasciate
presenti a BKK; per Cambodia e Laos li otterrò all'entrata nei
rispettivi paesi, purché questa avvenga in determinate località
all'uopo autorizzate.
Thailandia è l'unico
paese, fra quelli che visiterò, che concede senza tante storie 30
giorni al visitatore; se però durante quel periodo il visitatore
esce dal paese, al rientro potrà disporre solo di altri 15 giorni:
ecco perché ho deciso di farne la base per i miei spostamenti.
I mezzi di trasporto
saranno i bus, compreso sleepingbus, treni, barche, pick-up e moto,
aerei quando indispensabili, come è obbligatorio per uno straniero
che desidera entrare in Myanmar.
Il Vietnam si estende in
lunghezza per 1800 km. e le sue zone climatiche sono assai differenti
fra loro, tanto che per una visita accurata servirebbero tre diversi
periodi dell'anno: io ho pensato di prendermi un po di caldo al sud
per non trovare freddo a nord; quindi probabilmente ci arriverò
entro il 5 di marzo.
Subito ho in mente di
dedicarmi a Thailandia e Cambodia, quindi penso di rientrare in Thai
puntando a nord per poi accedere al Laos o a Myanmar, paesi che mi
vedranno fra gennaio e febbraio: ma tutto questo può ancora
modificarsi più volte in funzione di tutta una serie di variabili
che mi accompagneranno, prima fra queste quella rappresentata
dall'andamento dell'iniziativa che sto conducendo con Bambini nel
Deserto a favore dei bambini del Myanmar.
Se avrò notizia che
staranno continuando ad arrivare donazioni sul conto corrente BnD con
causale “Destinazione Myanmar”, la mia propensione sarà per
ritardare l'ingresso in quel paese in modo da avere un importo più
significativo da consegnare; viceversa, se il flusso delle donazioni
dovesse segnare il passo, allora potrei anche entrare prima li
rispetto al Laos.
Come per ogni cosa nella
vita, meglio muovere cautamente i primi passi e poi stare sempre in
campana, pronti ad usare la flessibilità nel prendere qualsiasi
decisione in paesi dove la presenza del bamboo insegna questa
caratteristica presto anche ai più piccini.
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