Venerdì sera ero un po' stanco, così ho accettato la segnalazione della
gerente della Pensionea Margareta, Catalina, 29 anni, english
speaking, un marito che lavora a Cremona, consistente nel seguire la
partita di calcio fra il Bayern ed il Chelsea.
Solo che io ero convinto
si trattasse di un incontro in ambito champions league, pertanto al
novantesimo minuto ho spento lasciando le squadre in pareggio;
stamane ho appreso che si trattava di un'altra cosa e che la partita
è proseguita con tanto di tempi supplementari e di rigori!
Tutto ciò per dire non
essendomi ieri sera occupato del blog, stamani ho recuperato
lasciando poi Iasi che si era già fatto mezzogiorno.
L'ultima operazione è
consistita nel chiedere la collaborazione di Catalina e di Ana, la
giovane chef, per identificare in loco un organismo adatto a
ricevere dell'abbigliamento usato per adulti che mi sono tirato
appresso dal Nomade.
Già Giorgio mi aveva
avvisato che in Romania non esiste il concetto del volontariato e
dell'aiuto a chi è in sofferenza; anche il monaco Gregorio non aveva
saputo darmi indicazioni, salvo dirmi che avrei potuto lasciare il
materiale al monastero.
E forse lo avrei anche
fatto, ma la visita di un novizio nel negozio ove Gregorio presta la
sua opera mi ha fatto rinunciare.
Perché il novizio ha
chiesto varie cose ed ottenuto, potendosela pagare, una coca cola,
mentre io desidero consegnare ciò che ho a chi non se la può
proprio permettere una coca cola.
Catalina ha indagato su
internet, ha consultato Ana, poi un altro paio di persone attorno
senza venire a capo di nulla, anzi, confermandomi che i monaci, come
chiunque altro, pensa per se, ove possibile arricchendosi, e non a
chi ha bisogno.
Allora ho lanciato l'idea
di verificare se fosse rintracciabile la Caritas; effettivamente
questa organizzazione è su internet, ma non ha risposto alla
chiamata telefonica effettuata nella sede di Iasi.
Mi sono fatto lasciare
l'indirizzo dell'organizzazione presente a Bacau per cercare di
risolvere la questione con l'aiuto di Giorgio, romeno speaking, a
partire da domani.
Mai avrei pensato che
fosse così difficile poter trovare la strada per dare una mano a chi
è in sofferenza.
Infatti questo mi è
sembrato un paese a tre velocità, quella della parte legata ai
migranti in ogni paese d'Europa e agli imprenditori locali, questa
marciante su auto prestigiose di grossa cilindrata; quella della
parte legata alle attività tradizionali marciante su vecchie Dacia e
quella degli invisibili che però esistono, gli emarginati.
Il costo della vita
consente di vivere alle prime due alla loro maniera, gli uni
servendosi delle organizzazioni commerciali a costi + o - europei, i
secondi, dotati di orti e animali da cortile, praticamente
autosufficienti, a costi poco diversi da quelli del periodo
Ceausescu.
Della terza non ci sono
notizie!
Ad esempio, il suocero di
Giorgio, professore di matematica prossimo alla pensione, pratica un
secondo lavoro inerente all'agricoltura (conduce terreni di proprietà
ed è dotato di macchine agricole), ed anche se la qualità della sua
vita non sembra corrispondere alla sua capacità di accumulo, in
realtà è un benestante.
Inoltre ho notato che
molte attività legate al turismo sono state o sono ancora in corso
di finanziamento da parte EU, come la “Pensiune Turistica D+P+M, in
localitatea Varatec, realizata prin program F.E.A.D.R., valorea
totala eligibila a proiectolui: 391.361 Euro”, aperta da appena un
mese.
Come altre soluzioni
scelte per la notte, ho trovato una certa approssimazione nelle
finiture dei vari alberghi: come dire, una messa in scena mancante di
sostanza.
Rientrato a Bacau mi sono messo alla ricerca di Caritas, fortunatamente individuandola velocemente.
L'organizzazione non è sembrata pronta a ricevere, ma poi una delle
quattro signore sedute nella stanza ove mi ero rivolto mi ha invitato
a depositare il materiale in uno spazio adibito a mercatino: ho visto
parecchio abbigliamento in vendita ed anche qualche visitatore.
Evidentemente sono
organizzati in modo da selezionare l'abbigliamento prima di
provvedere a consegnarlo a chi ne ha bisogno; il migliore va in
vendita così da finanziare la loro principale attività di
assistenza sociale (fornire da dormire e da mangiare ai bisognosi,
oltre al servizio medico).
La mattinata è stata poi
impegnata cercando di risolvere i problemi che l'auto di Giorgio sta
manifestando; alla fine egli ha preso un appuntamento per lunedì
prossimo così io ho deciso di riconsegnare subito l'auto messa a
mia disposizione.
Nel pomeriggio ho
conosciuto dei vicini di casa assai ospitali ed in serata ho potuto
partecipare al festeggiamento del compleanno di una vivace zia di
Giorgio: in entrambi i casi l'ospitalità è consistita
principalmente nell'accettare di essere rimpinzato di cibo
tradizionale, operazione questa che non mi è costata quasi nessuna
fatica, salvo un certo bruciore di stomaco più tardi.
Oggi è l''ultimo giorno a disposizione prima del rientro di domani con volo
Carpatair; il tempo è variabile e abbastanza ventoso mentre mi è
giunta notizia che in riviera si vivono ancora delle splendide
giornate.
Ho avuto notizie dall'officina ove è stato consegnato ieri il Nomade: sembrano incoraggianti, ma non intendo sbilanciarmi se non dopo aver avuto un consulto, probabilmente già giovedì in giornata.
Avendo abortito
l'operazione Kurdistan ci sarebbe tutto il tempo per organizzare una
puntata in Africa a partire da dicembre, ma tutto dipenderà dal
decorso dei malanni del Nomade.
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