martedì 3 settembre 2013

Bacau - Oasys Internet Cafe, ore 17.20 L.T.

Venerdì sera ero un po' stanco, così ho accettato la segnalazione della gerente della Pensionea Margareta, Catalina, 29 anni, english speaking, un marito che lavora a Cremona, consistente nel seguire la partita di calcio fra il Bayern ed il Chelsea.
Solo che io ero convinto si trattasse di un incontro in ambito champions league, pertanto al novantesimo minuto ho spento lasciando le squadre in pareggio; stamane ho appreso che si trattava di un'altra cosa e che la partita è proseguita con tanto di tempi supplementari e di rigori!
Tutto ciò per dire non essendomi ieri sera occupato del blog, stamani ho recuperato lasciando poi Iasi che si era già fatto mezzogiorno.
L'ultima operazione è consistita nel chiedere la collaborazione di Catalina e di Ana, la giovane chef, per identificare in loco un organismo adatto a ricevere dell'abbigliamento usato per adulti che mi sono tirato appresso dal Nomade.
Già Giorgio mi aveva avvisato che in Romania non esiste il concetto del volontariato e dell'aiuto a chi è in sofferenza; anche il monaco Gregorio non aveva saputo darmi indicazioni, salvo dirmi che avrei potuto lasciare il materiale al monastero.
E forse lo avrei anche fatto, ma la visita di un novizio nel negozio ove Gregorio presta la sua opera mi ha fatto rinunciare.
Perché il novizio ha chiesto varie cose ed ottenuto, potendosela pagare, una coca cola, mentre io desidero consegnare ciò che ho a chi non se la può proprio permettere una coca cola.
Catalina ha indagato su internet, ha consultato Ana, poi un altro paio di persone attorno senza venire a capo di nulla, anzi, confermandomi che i monaci, come chiunque altro, pensa per se, ove possibile arricchendosi, e non a chi ha bisogno.
Allora ho lanciato l'idea di verificare se fosse rintracciabile la Caritas; effettivamente questa organizzazione è su internet, ma non ha risposto alla chiamata telefonica effettuata nella sede di Iasi.
Mi sono fatto lasciare l'indirizzo dell'organizzazione presente a Bacau per cercare di risolvere la questione con l'aiuto di Giorgio, romeno speaking, a partire da domani.
Mai avrei pensato che fosse così difficile poter trovare la strada per dare una mano a chi è in sofferenza.
Infatti questo mi è sembrato un paese a tre velocità, quella della parte legata ai migranti in ogni paese d'Europa e agli imprenditori locali, questa marciante su auto prestigiose di grossa cilindrata; quella della parte legata alle attività tradizionali marciante su vecchie Dacia e quella degli invisibili che però esistono, gli emarginati.
Il costo della vita consente di vivere alle prime due alla loro maniera, gli uni servendosi delle organizzazioni commerciali a costi + o - europei, i secondi, dotati di orti e animali da cortile, praticamente autosufficienti, a costi poco diversi da quelli del periodo Ceausescu.
Della terza non ci sono notizie!
Ad esempio, il suocero di Giorgio, professore di matematica prossimo alla pensione, pratica un secondo lavoro inerente all'agricoltura (conduce terreni di proprietà ed è dotato di macchine agricole), ed anche se la qualità della sua vita non sembra corrispondere alla sua capacità di accumulo, in realtà è un benestante.
Inoltre ho notato che molte attività legate al turismo sono state o sono ancora in corso di finanziamento da parte EU, come la “Pensiune Turistica D+P+M, in localitatea Varatec, realizata prin program F.E.A.D.R., valorea totala eligibila a proiectolui: 391.361 Euro”, aperta da appena un mese.
Come altre soluzioni scelte per la notte, ho trovato una certa approssimazione nelle finiture dei vari alberghi: come dire, una messa in scena mancante di sostanza.




Rientrato a Bacau mi sono messo alla ricerca di Caritas, fortunatamente individuandola velocemente. L'organizzazione non è sembrata pronta a ricevere, ma poi una delle quattro signore sedute nella stanza ove mi ero rivolto mi ha invitato a depositare il materiale in uno spazio adibito a mercatino: ho visto parecchio abbigliamento in vendita ed anche qualche visitatore.



Evidentemente sono organizzati in modo da selezionare l'abbigliamento prima di provvedere a consegnarlo a chi ne ha bisogno; il migliore va in vendita così da finanziare la loro principale attività di assistenza sociale (fornire da dormire e da mangiare ai bisognosi, oltre al servizio medico).



La mattinata è stata poi impegnata cercando di risolvere i problemi che l'auto di Giorgio sta manifestando; alla fine egli ha preso un appuntamento per lunedì prossimo così io ho deciso di riconsegnare subito l'auto messa a mia disposizione.



Nel pomeriggio ho conosciuto dei vicini di casa assai ospitali ed in serata ho potuto partecipare al festeggiamento del compleanno di una vivace zia di Giorgio: in entrambi i casi l'ospitalità è consistita principalmente nell'accettare di essere rimpinzato di cibo tradizionale, operazione questa che non mi è costata quasi nessuna fatica, salvo un certo bruciore di stomaco più tardi.


Oggi è l''ultimo giorno a disposizione prima del rientro di domani con volo Carpatair; il tempo è variabile e abbastanza ventoso mentre mi è giunta notizia che in riviera si vivono ancora delle splendide giornate.
Ho avuto notizie dall'officina ove è stato consegnato ieri il Nomade: sembrano incoraggianti, ma non intendo sbilanciarmi se non dopo aver avuto un consulto, probabilmente già giovedì in giornata.
Avendo abortito l'operazione Kurdistan ci sarebbe tutto il tempo per organizzare una puntata in Africa a partire da dicembre, ma tutto dipenderà dal decorso dei malanni del Nomade.

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