giovedì 29 agosto 2013

Suceava - ore 00.30 L.T. di giovedì 29




Il monastero di Agapia è dotato di una chiesa della metà del seicento ed è abitato da una nutrita comunità di monache.







Si trova ubicato in un'area incontaminata, circondato da case in legno che lasciano trasparire tutto il loro fascino.



Successivamente si è reso necessario un transito daTargu Neamt (Mercato Tedesco) prima di raggiungere il monastero di Neamt.
La cittadina è insignificante, ed anche la roccaforte ampiamente diroccata, per quanto ricca di storia, a mio avviso non conferisce alcun valore aggiunto al grigiore che vi si respira.




Il monastero del XII secolo, per quanto visitato sotto una pioggia battente, esprime un suo carattere forte.
E' il più vecchio della Moldavia ed è il centro di cultura ortodossa più importante della regione: ospita una settantina di monaci oltre a decine di giovani seminaristi.




Esternamente assomiglia ad una fortezza essendo dotata di alte mura in pietra ed una torre ottagonale d'angolo.
All'interno l'occhio del “Salvatore” osserva severamente le celle dei monaci.



Prima di lasciare il sito, soffermatomi sulla porta del solito locale adibito alla vendita di oggetti religiosi, sono stato invitato ad entrare dal monaco venditore.
Dopo l'approccio in inglese la conversazione ha potuto virare all'italiano in quanto Gregorio, questo il nome del monaco trentaseienne, prima di prendere i voti ha trascorso un periodo in Italia, a Roma.
Laureto in matematica aveva cercato lavoro nella capitale senza trovarlo, così, per sopravvivere, ha prestato la sua opera come volontario all'epoca del Giubileo, tanto per avere un tetto dove passare la notte e del cibo per riempire lo stomaco.
Prima di rientrare in patria ha avuto modo di girare per la penisola rimanendone affascinato.
Il tipo si è rivelato curioso e si è interessato parecchio a me, pur continuando a vendere il materiale ammassato sul banco ai rumeni penitenti impegnati nel tour dei monasteri.


Fuori dal monastero si trova un massiccio padiglione emisferico per il rituale della “Benedizione dell'acqua”.




Anche se l'inclemenza del tempo è persistita, prima di raggiungere la città di Suceava alla ricerca di una soluzione per la notte ho voluto soffermarmi anche al monastero di Secu, che considero l'ultimo della serie prima di visitare quelli dipinti della Bucovina, la terra dei faggi.






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