lunedì 19 agosto 2013

Da Terme di Ptuj - Slovenia ore 9.00




Domenica 18 agosto 2013-   La scalata al borgo è stata effettuata in prima mattinata, nella quiete e nel silenzio che il luogo esprimeva a quell'ora. Chi, come me, ha vissuto il tempo del terremoto che negli anni 70 ha distrutto una vasta area del Friuli/Venezia Giulia, ricorderà le dimensioni della tragedia: la ricostruzione fu immediata, ecco perché oggi Gemona vive ancora, ma il fascino dell'antico; ha lasciato il posto alla funzionalità, e non si può certo incolpare di questo qualcuno!
Non ricordavo che il valico di Tarvisio avesse una quota tanto modesta: è così tutta la zona, che si chiami Carnia da questa parte o Karten dall'altra, ciononostante è possibile praticare gli sports invernali durante la stagione.


Lungo il percorso ho trovato degna di nota la foresta di Tarvisio, indicata come millenaria; più avanti è stato il corso del fiume Drava ad entusiasmarmi: tanto sono a secco i corsi d'acqua sul versante italico quanto quelli sul versante opposto godono di abbondanza.


Prima di Villach, verso le 11.30, mi sono trovato comodo sulla strada un Lidl e mi ci sono fiondato; eseguiti gli acquisti, mentre stavo dedicando la mia attenzione ad altri prodotti che mi avevano incuriosito, sono stato avvicinato da una addetta la quale mi ha fatto capire che avrei dovuto andare subito alle casse per chiusura del negozio; ok., recepito il messaggio mi sono rimesso in moto.



Nella fretta Garmin mi ha colto di sorpresa quando mi ha intimato di cambiare strada, così io ho eseguito passivamente nel timore di essermi distratto. In realtà sono arrivato comunque a Klagenfurt e il percorso è stato scorrevole, paesaggisticamente di pregio: solo che la strada secondaria ha ulteriormente limitato la mia velocità ed inoltre mi ha imposto tornanti stretti e rampe così ripide da doverle affrontare con il primo rapporto inserito.




L'incontro con Drava è stato amore a prima vista: peccato non aver mai trovato la possibilità per una breve sosta, così mi sono limitato a riprendere immagini fotografiche stando ala guida.
Fra Austria e Slovenia, se non ci fosse l'indicazione del cambio di stato, non ci si accorgerebbe di nulla, salvo che per le targhe esposte in una lingua differente, comunque per me incomprensibili entrambe.



Mi ero fatto l'idea che Maribor fosse una località che meritasse una sosta: è così che ho trovato parcheggio addirittura a fianco della cattedrale. In realtà speravo in un sistema di accoglienza adatto al mio veicolo bisognoso di allacciamento all'energia elettrica sino a che le batterie di servizio non si saranno completamente ricaricate, ma non ho trovato nulla di tutto ciò.





In compenso ho trovato una connessione WiFi insperata che mi ha consentito di aggiornare il blog; dopo ho visitato la città che si è rivelata vistosamente deserta, ed ai miei occhi anche un po' sotto tono, tanto da decidere di proseguire sino a Ptuj, cittadina a soli trenta chilometri di distanza, dotata di terme, argomento che sino ad oggi mi ha sempre lasciato indifferente mentre altri, fra le mie conoscenze, so che le adorano.




Essendo le otto di sera pensavo giusto di poter utilizzare qualche parcheggio termale per le mie necessità: piacevole è stata la sorpresa nel trovare una area riservata esclusivamente per trascorrere la notte dedicata ai veicoli ricreazionali, con tanto di H2O e allaccio corrente.
Tutto ha un prezzo, e per me, non avvezzo a queste soluzioni, il prezzo è sembrato alto, ma la forza della ragione mi ha fatto scegliere di fermarmi comunque.

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