La decisione è stata presa in mattinata: il Nomade rientrerà in patria
trasportato da un veicolo adatto a caricarselo sul groppone.
Questa è la scelta che
ho ritenuto più opportuna non solo perché mi viene servita a fronte
della copertura assicurativa, ma anche per mettere in condizioni chi
ci ha già lavorato di verificare il motivo di quanto è successo
avendo conservato il veicolo nello stato di fatto in cui mi ha
lasciato per strada.
Le ipotesi al momento
sono diverse ed è inutile elencarle; meglio essere a fianco del
sapiente ed esaminare insieme la situazione nel suo complesso,
sperando di non aver sprecato invano le mie risorse economiche appena
spese nei ripristini.
Ho appurato che avrò a
disposizione un'auto sostitutiva per dieci giorni sempre a fronte
della copertura assicurativa; non mi resterà altro da fare se non
visitare la parte della Romania che mi interessa e poi indirizzarmi
verso casa con un volo da Bacau.
Mi dispiace per i bambini
del Kurdistan che avrebbero ricevuto il materiale fornito da Bambini
nel Deserto, ma si vede che era scritto che doveva andare così.
Nel tempo mi sono visto
costretto a ricorrere all'assistenza stradale fornita dalla copertura
assicurativa in diversi luoghi in Europa, ma il ripetersi del rientro
a casa del veicolo camion trasportato sta avvenendo già per la
seconda volta: il che mi dovrà far sviluppare delle ulteriori
considerazioni in proposito.
Intanto ho da poco
appreso che il mio amico a Bacau è stato oggi ricoverato in ospedale
per un incidente che spero non debba avere dei risvolti troppo
pesanti.
Vorrà dire che spenderò
la giornata di domani in zona in modo da raggiungere Bacau quando
sarà stato dimesso, magari tornando a dormire sul Nomade domani
sera.
E' stata una giornata
statica ma intensa sia per tutte le conversazioni locali tenute in
lingua inglese che per quelle internazionali che mi hanno consentito
di attivare operativamente tutte le decisioni occorrenti al caso;
ora, mentre sento il rumore del tuono in lontananza e vedo il
bagliore dei lampi schiarire il fitto buio del cielo come se mi
trovassi in una trincea dell'altipiano di Asiago durante la prima
guerra mondiale, mi dedicherò alla cena cucinando qualche cosa visto
che sino ad ora non ho ancora mai cucinato seriamente.
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