Lunedì
25.02 – Giornata caratterizzata dall'addio al gruppo spagnolo:
alle 13, terminati gli interventi chirurgici, dopo la consegna dei
diplomi a coloro che avevano collaborato attivamente (ho sentito
parlare di 142 interventi effettuati durante una permanenza di circa
un mese), alla clinica Nazareth è calato il silenzio.
Ho
potuto così parlare a lungo con Felix, il responsabile in comando,
al quale ho posto vari quesiti ottenendo risposte ben argomentate.
Ho
chiesto dell'operatività della clinica, del suo bacino di utenza
(travalica ampiamente San Rafael), del progetto adozioni a distanza
(non si rivolge solo ai bambini), del progetto musica, ma soprattutto
ho appreso del progetto microcredito (è coinvolta anche l'italica
O.N.G. Unione Volontariato Internazionale per lo Sviluppo e la Pace)
e del progetto imperniato sull'ammodernamento delle strutture
scolastiche sparpagliate sul territorio.
Il
colloquio è avvenuto alla presenza di Carmen, ma non si è reso
necessario il suo intervento in qualità di interprete.
Nei
prossimi giorni ho chiesto che mi venga sottoposto almeno un progetto
a basso impatto economico da valutare.
Quando
tutti se ne sono andati ho avuto modo di scambiare opinioni con
Carmen, quindi si è fatta viva Ana Cecilia, la ragazzina diventata grande conoscitrice del Nomade; io ho
notato che la sella della sua bici era troppo bassa in riferimento alla misura della
sua gamba. Lei non avrebbe voluto modificare nulla, ma io sono
riuscito a convincerla in modo da ottenere, con lo stesso sforzo, un risultato migliore dalla sua
pedalata.
Al
momento di pensare alla cena ho avuto bisogno della connessione
all'elettricità dopo aver provato a dare motore senza sentirne il
rumore; per me è misteriosa questa faccenda perché la batteria che
serve il motore non dovrebbe cedere energia a quelle della cellula
abitativa, che sono risultate sempre al 100% di carica (stando al
display). L'argomento elettrico è un altro talloncino d'Achille al
quale non sono e non sarò in condizione di porre rimedio, se non una volta tornato alla madre patria.
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