Lunedì
01.01.13 – Oggi è il giorno degli addii: stamane Mina è in
compagnia della figlia Carina, venuta appositamente da Veracruz per
trascorrere la festività nella grande famiglia, ma prima di partire
ci sottopone il librone dei commenti sul quale personalmente non ho
difficoltà a lasciare il mio ed Ezio il suo.
Avrei
trascorso volentieri ancora qualche giorno in questo contesto dove
era già diventato facile muoversi e trovare sempre ciò che serve,
ma il Nomade ha bisogno di strada dopo tre giorni di sosta completa;
inoltre la partenza non può essere rimandata anche per il volo che a
metà mese da Cancun riporterà a casa Ezio.
Mi è
sembrato volare ancora più velocemente il tempo da quando il Nomade
sta viaggiando sulle strade mexicane; ora, dopo aver visitato Mexico
city, è come se tutto il percorso ancora da compiere in questa
grande nazione dovesse essere una lunga discesa sino ad un traguardo
ipotetico.
In
realtà sono consapevole delle meraviglie ancora da scoprire qua e
là, che servirà disporre di tutto il tempo necessario per
apprezzarle, ma il pensiero circa lo stato di salute generale del
Nomade mi porta a pensare che una volta arrivato in Nicaragua potrò
forse contare sul supporto delle persone nelle mani delle quali
effettuerò la consegna del materiale medico-sanitario per cercare di
curarlo meglio, e questo pensiero spinge a non indugiare.
Oggi
ho scelto di percorrere l'autopista per raggiungere Puebla, ma non
immaginavo che metà percorso sarebbe stato comunque su viabilità
ordinaria della peggior specie e che per percorrere soli 60 km. di
strada a pagamento avrei dovuto sborsare quasi € 10!
Il
panorama incontrato è stato gradevole, l'arrivo a destinazione è
avvenuto attorno alle 15: la maggior parte dei negozi era chiusa ma
in giro, attorno allo zocalo, c'era una quantità notevole di
persone.
Questa
città di oltre 1.100.000 abitanti è la capitale dell'omonimo stato
ed è divisa da Cholula, 1.350.000 abitanti, esclusivamente da un
fiume.
E'
famosa per le ceramiche di Talavera (colorate e smaltate sono il
risultato della fusione di influenze arabe, spagnole, italiane e
cinesi) e per essere stata il palcoscenico dell'imponente battaglia
del 5 maggio 1862 quando i mexicani sconfissero i francesi.
Fondata
nel 1531, fu il primo insediamento messicano ad essere riorganizzato
dai coloni spagnoli secondo un rigido modello urbanistico a
scacchiera.
La
sgambata per le vie del centro historico ha fatto apprezzare la città
nel suo insieme, ma in particolare l'Iglesia de la Compania,
l'hotel
Colonial,
la Cattedrale,
Casa de los Munecos,
un ristorante dalla
struttura Eiffeliana,
Casa del Alfenique,
Teatro Principal,
Barrio
del Artista.
Giunto
il momento di raggiungere il camping a Cholula sono iniziati i dolori
a causa della mancata corrispondenza fra l'indirizzo indicato a
Garmin ed il luogo dove Garmin ha condotto il Nomade.
Inoltre
nessuno fra le persone interpellate sulla strada sapeva di questo
campeggio e dopo vari giri a vuoto, identificata un'auto della
“policia municipal” con i lampeggianti sul tetto in azione ferma
in uno slargo, questa è stata avvicinata: quale sorpresa vedere che
l'auto era chiusa a chiave!
Quindi
buio completo sino a che Ezio, sceso alla ricerca di una connessione
inesistente, ha bloccato un taxi seguendo il quale il Nomade è
arrivato a destinazione trovandovi, unico ospite, il camion 4x4 a
targa tedesca già presente a Teotihuacàn.
Altra
sorpresa: il prezzo. 250 pesos solo per parcheggiare in quanto i
bagni sono al freddo e senza acqua calda.
Pazienza,
d'altronde non avevo visto nessuna possibile soluzione alternativa in
precedenza e quindi non resta che passarci sopra senza stare a
perdere tempo in inutili recriminazioni.
Per
la prima volta non ho voglia di cucinare questa sera, né di cenare
in un ristorantino mexicano; pertanto grande insalata mista
accompagnata da grandiose sardine in scatola mexicane, dessert a base
di yogurt elaborato, frutta e cioccolatino.
Così
si conclude la prima giornata del 2013.
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