Domenica
30.12 – Solito percorso Bus + metropolitana, questa volta per
raggiungere il Bosque de Chapultepec (fermata Auditorium)
per
visitare il Museo Nacional de Antropologia: si tratta di una delle
attrazioni principali della città, ha una collezione di antichi
reperti delle civiltà precolombiane messicane famosa in tutto il
mondo, ma per visitarlo bene sono necessari almeno un paio di giorni.
Teste
Olmeche: imponenti, realizzate in basalto, forse ritratti di uomini
di alto rango.
Maschera
funeraria: realizzata in pietra nella quale sono incastonate
conchiglie, turchesi, pirite e giada, è uno dei pezzi più belli tra
i tesori precolombiani esposti.
Pietra
del Sole: finemente lavorata è il capolavoro della stanza azteca. Il
dio della terra o del sole al centro, è circondato dai segni
indicanti i 20 giorni del calendario rituale azteco.
La scultura
descrive l'origine del mondo azteco e ne profetizza la conclusione.
Guerriero
Tolteco dalla testa di coyote: porta un copricapo dalle sembianze di
un coyote. Fu creata rivestendo la base di argilla con madreperla.
Testa
di un giovane uomo di Palenque: fu trovata tra le offerte sepolcrali
sotto il Tempio delle Iscrizioni, sito maya di epoca classica.
Stela
de la Ventilla: colonna intarsiata di Teotihaticàn usata come
segnale movibile nel gioco della palla.
Statua
di Atlante: provenienza Tula, cultura dei Toltechi.
Altri
oggetti in mostra: interessanti raccolte di manufatti di ogni genere
e tipo.
Dopo
cinque ore, inclusa la pausa pranzo, la schiena (per il modo di
muoversi all'interno del percorso) e la testa (una ricchezza
esagerata di reperti riferiti ad ogni singola cultura, a partire
dalla prima che ha poi dato origine alle successive – Teotihuacàn,
Tule e i Toltechi, Oaxaca e i Zapotechi, Mitla e i Mixtechi, Golfo
del Mexico e Olmechi+Totonachi+Huastechi, Palenque+Yaxchilàn e i
Maya, Tenochtitlàn e i Mexica, meglio conosciuti come Aztechi), non
sono state più in grado di andare oltre.
Allora
dal cilindro è uscito un cambio di scenario, Almeda Central: altro
giro altra corsa, utilizzando la metropolitana.
Prima il Palacio de Bellas Artes con le sue esposizioni. La facciata Art Nouveu di questo teatro è eguagliata solo dal suo impressionante interno Art Déco con murali dei più grandi artisti messicani del XX secolo.
Prima il Palacio de Bellas Artes con le sue esposizioni. La facciata Art Nouveu di questo teatro è eguagliata solo dal suo impressionante interno Art Déco con murali dei più grandi artisti messicani del XX secolo.
Poi
la Torre Latinoamericana (solo dall'esterno): è il primo grattacielo
realizzato a Mexico city; fu costruito negli anni cinquanta ed ha
resistito a molti terremoti.
Giunti
a casa più o meno distrutti verso le 19.30 viene presa all'unanimità
la decisione di consumare la cena utilizzando una fra le tante
offerte su bancarelle stradali: alla fine la scelta cade su quella
che, disponendo di un tavolo sotto i portici, consente la seduta.
Quattro
portate cadauno (beef, cerdo, corizo, chili) + due bibite al prezzo
di 120 pesos = € 8 in totale.
Rientrando
alla base, sotto un altro portico abbiamo intercettato la bancarella
di una venditrice di dessert al quale Ezio non ha saputo resistere,
inducendo anche me a scegliere una delle sei opzioni possibili.
Non
avendo ben compreso la composizione delle singole possibilità mi
sono deciso per quella che avevo capito essere a base di mela: quale
sorpresa nel vedermi servire (e sorbire) un bicchierone pieno di
gelatine (vari colori a seconda della frutta rappresentata) che mai
avrei pensato di consumare nella mia vita.
A
questo punto non ci è rimasto che guadagnare il letto, anche perché
lo spazio a bordo si è ristretto da quando, facendo scendere il
letto basculante utilizzato da Ezio, un rumore sordo mi ha avvertito
che qualcosa non andava: infatti è saltata una saldatura della
struttura che aiuta, tramite i suoi pistoni a gas, sia la
manovrabilità che la stabilità di quel letto.
Avevo
capito subito che la situazione non sarebbe stata ricomponibile; non
avendo avuto tempo per pensare a qualche soluzione di ripiego, in
questi giorni il letto è rimasto in posizione abbassata, con il
pensiero di non poter più dare ospitalità per la notte all'amico
una volta riuscita l'operazione di rialzo.
Lunedì 31.12 – Fin dal mattino sono cominciati i primi segnali della guerra che potrebbe scoppiare verso fine giornata, non diversamente da come avviene in made patria; ciò mi ha indotto ad optare per una giornata di relativo relax da dedicare a piccole operazioni tecniche, in modo da restare al riparo nel prato durante la notte che introdurrà il nuovo anno.
Ho
allora chiesto a Mina se sarebbe stato possibile far eseguire
l'allineamento delle ruote anteriori del Nomade in quanto ultimamente
stava tornando difficile da condurre utilizzando meccanici di sua
fiducia.
La
sua disponibilità è sempre notevole, tale da sopperire a tutte le carenze della
struttura che mette a disposizione di chi viaggia più o meno come
viaggio io; infatti si è offerta di fare da apripista al Nomade per
raggiungere il locale del meccanico di sua fiducia, ma giunti a
destinazione il taller era già cerrado.
Dopo
averci pensato un attimo ha proseguito per un altro taller; entrati
nel cortile era evidente che si stavano apprestando a chiudere, non
solo perché era passato il mezzogiorno da un pezzo, ma soprattutto
perché è l'ultimo giorno dell'anno.
Ciononostante
sono stato invitato ad avvicinare la buca, solo che una pesante tenda
sorretta da un tubolare ha impedito il posizionamento idoneo
all'operazione.
Tutti
hanno cominciato a dire qualcosa sul come fare mentre io, avendo
visto la difficoltà, ho comunicato a Mina che avrei potuto rimandare
l'operazione; nel frattempo un addetto aveva già posizionato una
scala in modo da cercare di estirpare il tubo reggi tenda dal muro,
in modo tale da togliere temporaneamente l'ostacolo.
Sembrava
che l'operazione non potesse riuscire, ma alla fine è avvenuto il
miracolo ed il Nomade ha potuto guadagnare la posizione idonea.
Immediatamente
si sono messi a lavorare in due senza aver ben capito il valore da me
richiesto sul quale regolare la convergenza. Quando con orgoglio mi è
stato fatto vedere che era stato realizzato il valore 0, solo allora
è stato recepito che la mia necessità è per un valore 0.10
positivo su entrambi i lati.
Ah,
adesso ho capito, mi ha comunicato il più vispo dei due.
Dopo
aver armeggiato con chiavi inglesi e aver mosso a mano le ruote
anteriori (senza aver posizionato alcun bloccasterzo, come è
normalmente fatto da chiunque) spostando il cartello con le tacche di
riferimento di qua e di là, sono stato invitato a controllare.
Non
ci siamo ancora, solo un lato presenta realizzato il valore che mi
serve.
Ah,
tutti e due i lati devono avere lo stesso valore, adesso ho
capito...e finalmente i valori sembrano quelli richiesti, ma solo la
prova su strada mi dirà se il lavoro è stato realizzato nel modo
corretto.
Ho
apprezzato comunque il fatto che non hanno mollato di fronte alla
difficoltà e ho lasciato loro 200 pesos ritenendo la richiesta
compatibile con il tempo dedicato all'esecuzione del lavoro.
Nei
dintorni ci sarebbero ancora diverse mete di qualche interesse da
raggiungere e Mina si è offerta di accompagnarci ad una di queste
per poi completare i nostri giri utilizzando dei taxi: bene, così la
giornata può continuare su ritmi lenti.
Quando
siamo saliti sul pick-up Ford per raggiungere quelle che sono
definite le più belle decorazioni murali di Teotihaticàn, dopo aver
appreso che Mina non ha altri impegni per il pomeriggio, ho chiesto
se non poteva essere lei il nostro taxi.
Mina
ha accettato di buon grado; mentre ci stavamo dirigendo al Palazzo di
Tepantitla posto al di fuori del recinto archeologico le ho lanciato
un invito per la cena di questa sera.
Lei
non si aspettava un argomento del genere ed ha reagito con un momento
di commozione dovuto alla sua situazione familiare che non è certo
semplice ma che non starò qui a raccontare.
Ezio,
che era seduto al suo fianco, è stato molto bravo a cercare di farle
superare velocemente il momento critico, così siamo arrivati al
Palazzo per scoprire che era già cerrato.
Ormai
siamo in ballo ed ho chiesto se si poteva raggiungere l'exconvento de
San Nicolàs Oxtotipac; la richiesta è stata subito esaudita in modo
da goderci questa visita al di fuori dalla folla dei giorni scorsi in
compagnia di una guida esperta.
Il
luogo ha una sua storia interessante: era quello dove gli Indios
adoravano le loro divinità.
Appena
arrivati gli spagnoli pensarono bene di impedire questi riti
costruendovi sopra una chiesa.
Allora
gli Indios aggirarono la chiesa e raggiunsero il sottosuolo dove
continuarono le loro pratiche.
Per
gli spagnoli ciò non era ammissibile e pensarono di ostruire ogni
varco costruendovi sopra un convento.
Gli
Indios accettarono di adorare la figura della madonna, ma per loro
questa continuò a rappresentare madre terra.
A
distanza di molto tempo, durante dei lavori di sistemazione del
terreno antistante il complesso furono trovati dei reperti relativi
agli dei adorati dagli Indios; in particolare una figura femminile
rappresentante la fertilità che è ora conservata all'interno delle
mura: una bella rivincita!
Sulla
strada del rientro il taxi ci ha accompagnato prima al supermercato e
poi a casa.
Mina
ha poi accettato l'invito di una figlia per la cena della sera
lasciandoci liberi di decidere il nostro destino; noi allora abbiamo
preferito consumare in casa l'ultima cena dell'anno a base di broccoletti saltati con bocconcini di pollo, formaggi locali, datteri mexicani e cioccolatini, il tutto bagnato da un corposo Cabernet Sauvignon di produzione locale.
Come tutti gli anni sarebbe arrivato il momento dei buoni propositi per l'anno nuovo, ma ormai credo sia preferibile lasciar perdere!
Come tutti gli anni sarebbe arrivato il momento dei buoni propositi per l'anno nuovo, ma ormai credo sia preferibile lasciar perdere!
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