giovedì 17 gennaio 2013

Merida Downtown


Martedì 15.01 - Spostamento immediato a internet point, ormai diventato quasi un ufficio per sbrigare le pratiche impellenti. Alla fine della sessione, non avendo trovato indicazioni sul web, ho chiesto al titolare per un meccanico. Alla prima telefonata non è stato trovato un pronto riscontro; allora Louis mi ha fatto salire sulla sua scassata Nissan e mi ha accompagnato in un Taller meccanico tipo Africa dove il responsabile si è dichiarato disposto a guardare subito il Nomade.
Altro giro altra corsa: questa volta la Nissan ha fatto da apripista al Nomade.


Il meccanico ha ascoltato le mie necessità-riallineamento e rialzo della parte anteriore passeggero per livellarla con l'altra, è sceso nella buca, quindi ne è riemerso spiegando che il problema nasce dalla sospensione posteriore la cui balestra è andata in controtensione.
Il lavoro impegnerà una giornata intera e mi è stato preannunciato come costoso, 1000 pesos pari a € 70; appuntamento per domattina ore 8!



A onor del vero bisogna dire che è il primo dei tanti intervenuti ad aver notato la balestra nello stato attuale; durante grandi avori di preparazione del vicolo era già stato fatto questo tipo di intervento, aggiungendo anche un foglio di balestra su entrambi i lati, ma il sovrappeso è inesorabile! Come quello umano: alla lunga ti sfianca.
Mi sono allora spostato sul piazzale di un Chedraui per una minispesa e per stare al fresco, quindi sono tornato in “ufficio” per delle comunicazioni by skype.






Solo verso le 16 mi sono deciso a mettere il naso in downtown: la città mi è apparsa animata e con delle iniziative a favore sia dei turisti che dei residenti (concerti gratuiti in un paio di piazze), dotata di una bella pavimentazione in pietra sule strade, ma complessivamente meno fascinosa di altre.







Completato il tour in orario già buio, ho potuto ammirare le illuminazioni tendenti a mettere in evidenza i palazzi e le chiese di pregio.
Nella piazza dove avevo lasciato il Nomade (vi è un divieto di estacionamento, ma tutti parcheggiano comunque: personalmente avevo chiesto ad un residente e questi mi aveva confermato la possibilità di parcheggiare!), ho visto molti giovani intenti ad usare il p.c perché vi è la possibilità di libera connessione WiFi.






Ne ho utilizzato anch'io il servizio controllando un po' di notizie al mondo: sono così venuto a sapere di quanto sta accadendo in Mali dove, nella zona occupata dai ribelli pochi giorni dopo la mia uscita da Timbouctou, come avevo immaginato si sono radicati i vari gruppi altamente islamicizzati provenienti da varie parti del Sahara.
La Francia ha preso in mano le redini delle operazioni intervenendo principalmente con raids aerei.
Nei mesi scorsi avevo dialogato con n esperto di problemi africani; questi mi aveva preannunciato un periodo di un decennio prima che il paese possa tornare praticabile, e probabilmente la previsione era nel giusto!
Quindi mi sono soffermato un po' seduto su una panchina alla ricerca del fresco per recuperare un po' di energia (mentre un maratoneta ha continuato ad infilare anelli di percorso sotto ai mie occhi sfidando l'afa della sera, sempre meglio di quella del giorno) prima di decidermi a riprendere la posizione per la notte: questa sera farò ricorso al potente anti zanzara senegalese onde evitare le continue punzecchiature da parte dei mosquitos mexicani.



Mercoledì 16.01 – Prima di presentarmi al taller meccanico ho fatto un salto in “ufficio”; ora sono più tranquillo circa le carte di credito che mi sono venute mancare in quanto sono stato informato che una cara compagna del centro yoga sestrese si sta apprestando a raggiungere il Belize per un periodo di vacanza.




Questo è stato un vero colpo di fortuna capitato inaspettatamente: rappresenta la soluzione rapida al trasporto di ciò che mi necessita, oltre al fatto che incontrare dopo tanti mesi qui una amica che di professione fa il medico rappresenta un fatto del tutto inusuale che andrà celebrato adeguatamente.






In questo mese dell'anno ho amici e parenti in movimento ovunque, dall'India al centro America, tutti impegnati a vedere e a cercare di capire luoghi tanto diversi da quelli abitualmente praticati.
Sto scrivendo mentre il Nomade è stato alzato da un lato; la balestra ora è già a terra.


I fogli della balestra sono poi stati duramente martellati per riportarli alla curvatura originaria, quindi sono stati rimontati.
La giornata è una delle più afose che ho incontrato ed io sto sudando esclusivamente stando fermo, figuriamoci i meccanici (anche se loro sono abituati)!


Successivamente sono stati effettuati tutta una serie di controlli e messe a punto, anche se ho capito che qui non avevano più voglia di lavorare sul mio veicolo: secondo loro avevano già dedicato abbastanza tempo al Nomade, ora avrebbero preferito saltare un po' qua ed un po' là su altre vetture.


Mi è sembrato essere una overview quella che manca, oltre ad un senso di responsabilità molto limitata all'operato eseguito.
Quando ho chiesto di effettuare anche il cambio dell'olio motore si è prima reso necessario andarlo a reperire, pagandolo direttamente al ricambista.
Nel momento in cui stava iniziando l'operazione ho chiesto al ragazzo di farmi vedere la lattina prima di aprirla: bene feci! sarebbe stato introdotto nel motore olio per auto a benzina anziché quello adatto ai motori diesel.


Una volta procacciatosi l'olio giusto, alle 14 il veicolo potrebbe andarsene, ma Carlos Zapata, il titolare, tornerà più tardi. Allora ho deciso di fare un passaggio in ufficio alla scoperta di novità; lungo il percorso ho continuato a sentire il rumore che mi aveva convinto ad eseguire il pit stop, perciò non ci siamo!
Quando sono tornato al taller (chissà se avranno pensato che ero fuggito!) ho chiesto a Carlos di affiancarmi in un breve giro di prova: ora il rumore non ha voluto manifestarsi, ma l'occasione è stata buona per convincerlo a fissare la batteria, lavoro rimasto indietro al momento della sostituzione.


Non è stato facile, anche perché non ci si capiva: lui ha continuato a dirmi cosa si sarebbe dovuto fare ritenendo che la batteria attuale fosse più grande rispetto all'originale e quindi si dovessero approntare delle modifiche, sin che ha capito; in tre hanno provato in tutti i modi a mollare il dado finché ho provveduto a tenere pressato un foglio di carta sul bullone onde far comprendere loro, attraverso l'esibizione di una immagine, che sarebbe bastato procurarsi una brugola della misura giusta per compiere con successo l'operazione.
Alla fine la cosa è riuscita ed ora la batteria è ben ancorata: vedremo sino a quando ci resterà!
Incredibile ma vero, il cielo si è nel frattempo colorato di un bel grigio intenso come se volesse scaricare acqua, ma per ora sono pervenute solo poche gocce.
Domani cercherò di partire sul presto: mi attendono almeno 700 km. caldi per raggiungere entro lunedì a mezzogiorno l'aeroporto internazionale di Belize, ma lungo la strada conto di visitare forse Valladolid, sicuramente Tulum, e poi a Chetumal dovrò procurarmi una copertura assicurativa R.C.A. per il Belize visto che durante il fine settimana non vi è operatività di questo genere al confine.
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