Venerdì
04.01 – Sveglia alla solita ora anche se
era da un po' che la stavo aspettando. Dopo un saluto alla coppia
tedesca via per l'officina. Al terzo tentativo l'ho trovata sulla
mano giusta per entrarvi; scoccavano le 9 quando il Nomade viene
posizionato sulla buca.
Un
Indio di nome Victor, persona inizialmente di poche parole, è stato
lesto a gettarsi a terra e ad infilarsi sotto lo chassis; la mia
preoccupazione è che venga iniziato il lavoro prima di una prova su
strada.
Pertanto
ho sollecitato Victor in tal senso, ma questi mi ha chiesto di
parlarne con la Senorita, la titolare del taller. A permesso
accordato ho offerto a Victor la guida, ma egli ha preferito che
fossi io a condurre. Mentre stavo procedendo avevo notato il suo
occhio ed il suo orecchio attenti a percepire qualsiasi indizio; ad
un certo punto l'ho invitato a mettersi al posto di guida per sentire
il movimento anomalo del volante.
La
sua diagnosi non si è fatta attendere: ammortizzatore lato
passeggero con basamento parzialmente dissaldato, posizione di lavoro
dello stesso inclinata da interno ad esterno con conseguente apertura
della falla a bordo, nonché costrizione dell'apparato dello sterzo a
lavorare fuori asse con probabile avaria ai cuscinetti a spillo.
Mi
comunica che bisogna mettere in luce le parti in cui intervenire,
così iniziamo insieme a smontare tutto quanto è necessario e questo
probabilmente lo ha convinto a farsi maggiormente carico della
situazione onde pervenire rapidamente ad una soluzione.
Ordine
dell'intervento: 1) ripristino della posizione corretta
dell'ammortizzatore procedendo a varie saldature che questa officina
non è in grado di eseguire; 2) verifica dell'avantreno e
allineamento; 3) verifica dello stato dello sterzo.
Ok.,
ma le saldature chi le eseguirà? Non sarò costretto a cercare al
buio un saldatore?
Bisogna
chiedere alla Senorita. Questa non sembra così interessata
all'argomento, comunque prova un paio di telefonate di ricerca
orientativa facendo parlare Victor per spiegare la necessità. Allora
io ho chiesto a Victor se potrà essere presente durante il lavoro,
ma egli, oltre ad accompagnarmi, non può fare di più pur avendo io
offerto di pagare la sua presenza.
Arrivati
nel luogo identificato telefonicamente emerge la disponibilità ad
operare, ma non prima di lunedì. Allora Victor mi conduce in un
altro luogo dove gli viene indicata una terza possibilità. Arrivati
a destinazione, dopo che Victor ha spiegato al titolare di che si
tratta, questi mi ha invitato ad entrare dando disposizione ad un
gruppetto di suoi collaboratori per un pronto intervento.
Non
ci contavo più su una realtà come questa e quando Victor ha chiesto
al titolare qualche pesos per tornare all'officina dove lavora, io
sono stato più lesto mettendogli in mano 50 pesos e ottenendo
l'appuntamento per la mattina successiva alle ore 8.
In
men che non si dica il Nomade si è venuto a trovare sotto una
tettoia ove una equipe composta da uno esperto e tre ragazzotti si è
messa subito all'opera.
Già
il disarmo della parte anteriore del veicolo aveva creato una
situazione confusa a bordo, ma con l'andare e venire dei saldatori è
stato veramente complicato consumare un simil pranzo e poi mettere on
line l'aggiornamento del blog.
Il
caposquadra si è rivelato subito come un gran lavoratore: ha
iniziato verso le 13 per smettere solo alle 18 dopo aver eseguito lo
smontaggio dell'ammortizzatore, la rimessa in squadra della parte
ammalorata, le saldature interne e poi quelle esterne, quindi il
rimontaggio dell'ammortizzatore e, buon ultimo, il lavoro sul letto
basculante.
Dopo
aver offerto un cioccolatino a tutta la squadra si è iniziato a
comunicare in qualche modo; ogni tanto il titolare veniva a
controllare e così è cominciato un dialogo anche con lui.
Sono
venuto a conoscenza di interessanti particolari, come ad esempio il
fatto che i ragazzi possono iniziare a lavorare a 10 anni se la
famiglia manleva da qualsiasi problema il datore di lavoro il quale
conferisce loro 5 pesos/giorno.
Questi,
di nome Augustin-53 anni, cinque figli con quattro mogli differenti,
vive solo e frequenta un po' l'una ed un po' l'altra secondo un
personale calendario, mi mette a conoscenza del fatto che la paga
giornaliera di un operaio sarebbe di 56 pesos (allora stamane ho
corrisposto l'equivalente di una paga giornaliera dando 50 pesos a
Victor), ma con quell'introito non si riesce a vivere e pertanto i
suoi collaboratori sono pagati a percentuale sui lavori eseguiti: in
tal modo possono arrivare a introitare 6-7.000 pesos/mese.
Alla
mia domanda: quanti pesos servono per vivere bene in Mexico? Mi viene
risposto che con 9-10.000 pesos si può vivere alla grande (attorno a
€ 600), tanto che molti europei stanno venendo a stabilirsi da
queste parti.
Alle
18.30 è arrivato il momento del pagamento: mi sono stati richiesti
2.200 pesos=circa € 150,00, importo assolutamente accettabile, ma
io non dispongo dell'intero importo cash come richiesto così Victor
si è offerto di accompagnarmi ad effettuare un prelevamento.
Lungo
la strada ha poi cambiato direzione quando è venuto a sapere delle
necessità di acquisti da parte nostra conducendoci ad un Soriana
dove Ezio si è infilato per reperire le poche cose necessarie mentre
io ho provveduto ad effettuare un prelevamento da un bancomat posto
al suo interno.
Victor,
dopo essersi informato su dove avremo trascorso la notte, ha offerto
la possibilità di rimanere all'interno del suo taller, offerta
graditamente accettata. Inoltre, sulla strada del ritorno, ci ha
chiesto se conoscevamo una specialità culinaria locale ovviamente a
noi ignota; allora ci ha invitato a cena per farcela provare.
Si è
trattato di una esperienza interessante, condita con informazioni sul
modo di vivere locale che ha messo in evidenza come il maschio
mexicano difficilmente rispetta la fedeltà coniugale, ma in questo
non mi è sembrato tanto diverso dal maschio allevato in varie parti
del mondo; il concetto poi è reversibile anche sulla mujer, visto
che l'accoppiamento prevede la presenza dei due generi sessuali!
Questa
operazione di saldature varie, iniziata sotto il segno delle
difficoltà, al netto di pernottamento e cena si è rivelata un vero
affare, specialmente se le saldature saranno durature nel tempo!
Tornati
a bordo si è reso necessario fare un minimo di ordine, ma non troppo
alla luce di ciò che ci aspetta domattina.
Alle
23 siamo tutti un po' provati e propensi a mettere la parola fine ad
una giornata che resterà fra quelle da ricordare.
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