venerdì 28 dicembre 2012

Querataro




Giovedì 27.12 – Nel recuperare una posizione di parcheggio centrale il Nomade si è reso conto della mole di traffico che si muove lungo le direttrici da e per la città sin dal primo mattino.
In realtà il traffico mattutino non è indirizzato al centro storico tanto che questo è stato trovato ancora addormentato all'arrivo, verso le 8.30, e anche dopo, durante la visita iniziata a partire dalle 9.30.





Durante quell'ora ho deciso che Mexico city per il Nomade inizierà dalla zona archeologica di Teotihuacan; poi da lì si vedrà. Il libro americano sul Mexico suggerisce di utilizzare come base Tepotzotlan, ben collegata con i mezzi pubblici sino alla metropolitana. In ogni caso sia la capitale che lo stato che la contiene, onde cercare di combattere l'inquinamento atmosferico da gas di scarico, ha adottato un bizzarro e ritengo poco efficace sistema di limitazione del traffico consistente nell'impedire la circolazione per un solo giorno a settimana, dalle 5 a.m. sino alle 10 p.m., ai veicoli sulla base dell'ultimo numero della targa.
Per esempio oggi che è giovedì le targhe con finale 1 e 2 non possono circolare, così il Nomade, che porta un finale 2, potrà solo avvicinarsi il più possibile e poi domani arrivare alla meta prescelta.






Con queste certezze acquisite l'equipaggio è partito per la visita del centro storico trovandovi già all'opera le forze di polizia, da quelle dotate di mountain bike a quelle dotate di una specie di quad.
Anche in questa città si è girato in lungo ed in largo senza percepire la minima preoccupazione, in assoluta tranquillità.







Sino ad oggi nessuno, né adulto né chico, ha mai provato ad avvicinarci con richieste varie; per ora questa è una differenza con l'Africa che ho frequentato un anno fa, anche se per tanti altri aspetti le similitudini sono evidenti.








Con la mapita ottenuta ieri all'ufficio del turismo è stata tutta un'altra storia muoversi, così l'itinerario si è sviluppato in ogni dove sino ad una pausa caffè consumata in un gradevole locale sulla Madero, di fronte ai Jardin Zenea, dove sono riuscito a pagare usando la carta di credito: 










da lì il giro si è poi completato verso le 13 dopo aver visionato Plaza de Armas, Casa del Corregimiento, Templo y ex monastero de San Francisco, Templo de Teresitas, Templo de Santa Clra, Catedral de Queretaro, Templo de Santa Rosa de Viterbo, Templo y ex monastero de San Augustin, buon ultimo Acueducto sulla via verso Mexico city.










Verso le 11 la città si è animata con la presenza di tanti visitatori messicani, anche se qua e là ho potuto notare persone di altra provenienza.







L'uscita dalla città è avvenuto percorrendo un tratto della 67 Mexico a quattro diaboliche corsie sino a poco dopo San Juan del Rio, quota 2.200 m.s.l.m., fichi d'india dal tronco come un albero sparpagliati ovunque sul territorio, anche all'interno di muretti a secco delimitanti le proprietà che più secco di così non si può; poi Garmin ha deciso per una strada secondaria sino a Tula, tutta impostata su frequenti cambi di pendenza e topas sino alla nausea.





Poco prima di reinserirsi su una viabilità più importante, la 17 Mexico, il Nomade ha incontrato un posto di blocco operato dalla polizia municipale: una decina di uomini armati sino ai denti, con mitra a tracolla. All'indicazione di accostare, temendo una operazione “mordida”, così come i militari non sapevano una parola in inglese, noi da bordo abbiamo replicato unicamente nella nostra lingua.





Dopo che i documenti richiestici erano stati esaminati da un addetto, sono passati nelle mani di un superiore per poi essere restituiti con l'invito a proseguire: forse non si è trattato di un tentativo di mordida ma di un semplice controllo, va a sapere.
Appena tornati sulla viabilità più importante si è posto il solito problema per la notte: continuare alla ricerca di qualcosa lungo la strada quando ormai il buio è diventato totale o provare a pattugliare la città?
Sposando questa seconda ipotesi il Nomade ha cominciato a prendere nota delle varie opzioni sino ad arrivare su un gran piazzale dominato da Mercado Soriana, oltre a varie altre attività commerciali.
Una priorità odierna era rappresentata anche dai rifornimenti di cibo, quindi sosta immediata.
All'interno ho identificato casualmente il responsabile del negozio al quale ho chiesto la possibilità di sostare per la notte sul piazzale: questi, molto disponibile e cortese, l'ha concessa subito fornendo varie indicazioni sul livello di pericolosità dell'area, che però viene pattugliata periodicamente dalla polizia.
Accettato il rischio, un'altra giornata ricca di nuove conoscenze è andata a concludersi; nei giorni scorsi il Nomade ha compiuto i suoi primi 60.000 km. da quell'agosto del 2011 quando raggiunse la Norvegia nel viaggio di collaudo.
Domani invece c'è un membro dell'equipaggio che compirà i suoi primi 67 anni, tutti gli anni ompie il giro di boa esattamente con un mese di anticipo su di me!

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