venerdì 28 dicembre 2012

Il giorno della lavanderia


Lunedì 26.12 – Stamane, prima di lasciare la città, il Nomade ha provato a raggiungere il Templo de San Cayetano, definito una delle chiese più spettacolari della città, ma ha dovuto rinunciare in quanto la strada di collegamento principale era interdetta al traffico: forse è stato meglio così, viste le pendenze ed il fondo stradale!


Imboccata la direzione di San Miguel de Allende la strada ha presentato dei cambiamenti di quota continui pur rimanendo sempre attorno ai 2.000 m.s.l.m.. Lo sguardo può spesso spaziare ovunque, ma senza trovare un appagamento per via sia della foschia che mantiene il cielo grigio che della vegetazione: solo in avvicinamento a qualche centro i terreni prendono i colori vivaci delle coltivazioni che vi si praticano.


Oggi poi è stato il festival delle topas, specialmente nella parte iniziale.
L'ingresso a San Miguel, come quello di tutte le altre località già visitate, non è stato per niente accogliente: traffico, topas, strade strette e sconnesse, difficoltà a trovare un posto adatto per parcheggiare.






Attimo di scoramento come nelle altre occasioni e poi, mentre Ezio continua ad esprimere il suo pessimismo, continuando su una periferica dove vi è il segnale di Estancia si è materializzato uno spazio adatto al Nomade, né un centimetro di più né uno di meno.





Ezio ha la necessità di utilizzare un servizio lavanderia automatica ed inizia la perlustrazione della città volendo perseguire questo obiettivo, ma ben presto si è reso conto che non c'è alcuna possibilità ed ha deciso di lasciare l'argomento in sospeso per la tappa successiva.





(San Antonio da padova imperversa alla grande in ogni stato della confederazione Mexicana)


S.M.de A. è una città coloniale ricca di palazzi di tono e chiese di vario genere, la sua rete stradale è costituita da anguste vie acciottolate; al fascino che le deriva dalla tradizione aggiunge una certa atmosfera cosmopolita data dalla popolazione non messicana.







Dal punto dove il Nomade è rimasto parcheggiato sino al centro storico attorno al quale sono collocati i monumenti più importanti è stata una passeggiata gradevole che ci ha consentito di visionare il mercato degli artigiani prima di sbucare in Insurgentes e trovarci in mezzo a tanta altra gente impegnata nella visita di questo gioiello di località.






Questa è l'area geografica che ha avviato il Messico alla sua indipendenza, con tanto di patrioti giustiziati da parte delle forze messe in campo dalla madre patria, qui vi è la casa – oggi museo – di Ignazio Allende, ufficiale dell'esercito ed eroe dell'indipendenza, così come vi è la casa del Mayorazgo de la Canal, il palazzo più sontuoso della città ed oggi sede di una importante banca, e la casa del Inquisidor e quella de la Inquisicion.







Le chiese sono massicce e spesso oltre le righe, come la Parroquia, il Templo de San Francisco, il Templo de Nuestra Senora de la Saludad, l'Oratorio de San Felipe Neri.






Personalmente sono rimasto colpito dalla Escuela de Belles Artes che trova la sua sede in un ex convento, dove ho potuto ammirare un grande murales di David Alfaro Siqueiros.






Verso le 15 il Nomade ha proseguito il viaggio verso Santiago de Querétaro, città capitale dello stato che conta oltre 600.000 abitanti ed è disposta su ampi spazi moderni entro i quali è conservato il suo centro storico.





Ma come arrivarci? Anziché portarci all'ufficio del turismo (miracolo, qui c'è!), Garmin ci scarica in un quartiere lontano dal centro; a rimetterci sulla retta via sono state le spiegazioni di un vecchietto, ma è poi risultato impossibile comunque raggiungerlo con le quattro ruote.
Andando a naso il Nomade si è ritrovato sul retro di un grande mercato dove è stato possibile parcheggiare; da lì, con passi lunghi e ben distesi, in 15' si è raggiunta la meta per apprendere dall'addetta, solo spagnolo parlante, quanto segue:
  • lavanderie automatiche, no tintorie, forse una;
  • parcheggiare per la notte forse molto all'estero presso un albergo-Parador Asteca;
  • visitare Mexico city lasciando il veicolo custodito in un luogo esterno, forse a Toluca, ma non sono molto esperta, potete tornare domattina quando c'è un collega che ne sa di più?
    Piuttosto incoraggiante, no?
    Sempre a passi lunghi e ben distesi raggiungiamo il luogo indicato, ma, ahimè, si tratta di una tintoria; non è in grado di soddisfare le nostre esigenze né sa indicarci un'alternativa.
    Nel rientrare a casa Ezio nota un'altra tintoria e subito va a proporre il solito quesito: non si tratta di una lavanderia automatica ma il titolare assicura lavaggio e asciugatura in tre ore dal momento del deposito della biancheria da lavare. Ok. Affare fatto, si corre a casa a prelevare tutto quanto in modo di consegnare entro le 19: il costo dell'operazione è di 80 pesos + 100 per l'urgenza = € 12,00 c'est a dire l'operazione di lavanderia più cara in assoluto da inizio viaggio!
    Le autonomie del Nomade sono quasi infinite; quelle dell'ospite rispondono ad altri parametri dovuti al viaggio aereo con solo bagaglio a mano, pertanto l'operazione si era resa indispensabile e ne vanno accettati i costi.
    Nel muoverci avanti e indietro ho colto la sensazione di una città animata, ma la visita ormai sarà possibile solo domattina (con relativa documentazione fotografica): ora si è fatto il momento del ristorante.
    Pensavo di aver comprato uno stinco di maiale ieri, invece devo constatare che si tratta di una coscia di tacchino, e di una misura eccedente a quella della pentola a pressione.
    Immediatamente inizio a spolparla ed a cucinarla in modo da essere puntuali al ritiro della biancheria alle ore 22: resta solo da decidere dove sostare per la notte.
    Vicino alla lavanderia vi è una delle tante Estancia a pagamento: sarebbe disponibile ad ospitarci a 15 pesos l'ora, purtroppo le difficoltà di accesso rendono impossibile trattenerci in area centro storico.
    Ora sto concludendo la scrittura mentre l'ospite è già nel primo sonno mezz'ora dopo la mezzanotte al di fuori di un Pemex sito ad una decina di chilometri dal centro: oramai non si può più rimandare, per domani mattina dovrò aver già deciso le strategie relative all'approccio e visita di Mexico city.

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