martedì 25 dicembre 2012

Il giorno della verità


Lunedì 24.12 –  A partire dalle 8.00 Ezio ha tenuto sotto controllo tutte le auto in transito, e sono sempre tantissime quelle in uscita da Guadalajara sulla 80 Mexico, cercando di individuare quella di Victor; questi arriva quasi puntuale alle 8.30.
Il percorso per raggiungere il suo luogo di lavoro è abbastanza breve; mentre Ezio si poneva quesiti circa l'eventuale possibilità di trovare una connessione WiFi nell'officina e la presenza della buca per lavorare meglio, appena entrati egli ha ricevuto in maniera esauriente tutte le risposte ai suoi quesiti.


Infatti si tratta di una officina tipo Senegal che abbiamo già visto esistere in maniera diffusa anche qui, come quella di Mazatlan. In più qui ci sono le galline che razzolano ed un cadavere di monovolume che è utilizzata come spogliatoio. Servizi igienici in Plain Air, impianto elettrico a norma secondo la consuetudine locale, quindi buono solo per tenere a tutto volume la radio che emette suoni di vario tipo, attrezzi pochi tanto che vengono richiesti i miei (esattamente la stessa procedura del Senegal).


In particolare serve un estrattore di grosso calibro, pertanto Victor è costretto a salire in auto per andare a cercarlo; quando ritorna il lavoro procede abbastanza rapidamente sino al momento clou.


Si, si tratta di un Ballero, uno dei due cuscinetti del perno della ruota; per sicurezza verranno sostituiti entrambi.
Quindi oggi 24 dicembre alle ore 11 Victor effettua qualche telefonata ai ricambisti di sua fiducia alla ricerca di ciò che serve; dopo un po', candidamente, mi informa che sono tutti chiusi sino al giorno 26: ma bravo! 


Non ci potevi pensare prima di togliermi la mobilità? E poi sei sicuro che il giorno 26 sarà possibile reperire il tutto? Sino al giorno 26 io dovrei starmene in questo pollaio?
Mi informa che lo spazio non è suo, così come le galline, bensì di una famiglia alla quale dovrà chiedere l'assenso.
Ok., ma se l'assenso non dovesse esserci, che facciamo? Rimonti tutto quello che hai smontato per farmi uscire da qui?
Aspettiamo le 14 quando torna a casa il proprietario in quanto la moglie preferisce che sia il marito a decidere, almeno questo è ciò che comprendo.


Meglio andare a farsi un giretto nel borgo non troppo lontano per fare acquisti; il borgo è inesistente, ma i negozi ci sono ed anche ben forniti: frutta e verdura quanto basta per 51 pesos, € 3,50! e serviti da graziose chicas dalle movenze cinematografiche.
Rientrati al pollaio Victor è intento a trafficare sulla sua auto, ma presto ci informa che non sarà necessario sostare qui per la notte perché sa dove andare a prendere i ricambi. Saliamo tutti sulla sua Ford e raggiungiamo una serie di ricambisti dove i pezzi non si trovano.
Accidenti, questa mania consolidata di certa gente di vendere una sicurezza che di per sé non esiste quasi mai!
Si rende necessario un cambio di strategia: Victor mi chiede di pagare l'autostrada per raggiungere velocemente la capitale e mentre guida effettua qualche telefonata senza che io riesca a capire se si può ancora sperare in un esito positivo.


Raggiunto l'antro di un ricambista a lui noto, i balleros ci sono: sono di fabbricazione cinese, nazione che detiene ormai il comando a livello mondiale anche in questo mercato.
L'attesa si protrae per trovare anche un altro componente per il quale alla fine è necessario accettare un compromesso.
Il traffico in uscita è lo stesso di ieri, inoltre Victor perde la marmitta lungo la strada e siamo costretti a fermarci, ma alle 16 siamo di nuovo al pollaio.
Ora il lavoro procede celermente e alle 17 posso già effettuare la prima prova con esito positivo.


Prima di pagare chiedo di effettuare un test drive il cui esito è positivo: Victor mi guarda con occhi sornioni quasi a sottintendere “non ti fidi del lavoro che ho fatto?”
Il costo dell'operazione è di pesos 800 più il costo dei ricambi (pesos 490), quindi un totale di € 100,00 assolutamente accettabile alla luce di come si è articolata l'operazione; e poi questo Victor, 57 anni e ancora un po' guaglione, è uno simpatico dalla mimica comunicativa e si fa perdonare le sue lacune comportamentali (come meccanico invece mi è sembrato uno con tanta esperienza).
Alle 17.30 il Nomade riprende a viaggiare per fermarsi dopo un'ora a Tutotlan, località agricola di 12.000 abitanti dedita all'allevamento del bestiame ed alla produzione di latte posta sui 1.500 m.s.l.m..
Apparentemente non ci sono condizioni per la sosta ma pattugliando nel senso inverso la strada appena percorsa notiamo un ristorante con un cartello indicante Estancia; chiediamo info ed apprendiamo che il locale sta per chiudere ma è disposto ad ospitarci.
Dopo aver parcheggiato inizio a parlare con lo Chef, Rafael Perez Lopez, persona assai cortese che ci informa che l'ospitalità è gratuita.
Allora chiediamo se si può avere qualche cosa dal ristorante da consumare a bordo, ma Rafael ci invita a trattenerci nel ristorante impegnando l'organizzazione solo per noi.
E allora così sia: cenone a base di pesce e Tequila più conversazione in inglese con Rafael, persona che ha dimostrato al Nomade ed al suo equipaggio una disponibilità fuori del comune.
Domani la meta è rappresentata da Guanajuauto, località patrimonio Unesco.

P.S. - A tutte le persone che seguono le avventure del Nomade giungano gli auguri per delle festività serene con un particolare auspicio: che il nuovo anno possa riservare nuove stimolanti esperienze di rinnovamento.

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