Lunedì
24.12 – A partire dalle 8.00 Ezio ha
tenuto sotto controllo tutte le auto in transito, e sono sempre
tantissime quelle in uscita da Guadalajara sulla 80 Mexico, cercando
di individuare quella di Victor; questi arriva quasi puntuale alle
8.30.
Il
percorso per raggiungere il suo luogo di lavoro è abbastanza breve;
mentre Ezio si poneva quesiti circa l'eventuale possibilità di
trovare una connessione WiFi nell'officina e la presenza della buca
per lavorare meglio, appena entrati egli ha ricevuto in maniera
esauriente tutte le risposte ai suoi quesiti.
Infatti
si tratta di una officina tipo Senegal che abbiamo già visto
esistere in maniera diffusa anche qui, come quella di Mazatlan. In
più qui ci sono le galline che razzolano ed un cadavere di
monovolume che è utilizzata come spogliatoio. Servizi igienici in
Plain Air, impianto elettrico a norma secondo la consuetudine locale,
quindi buono solo per tenere a tutto volume la radio che emette suoni
di vario tipo, attrezzi pochi tanto che vengono richiesti i miei
(esattamente la stessa procedura del Senegal).
In
particolare serve un estrattore di grosso calibro, pertanto Victor è
costretto a salire in auto per andare a cercarlo; quando ritorna il
lavoro procede abbastanza rapidamente sino al momento clou.
Si,
si tratta di un Ballero, uno dei due cuscinetti del perno della
ruota; per sicurezza verranno sostituiti entrambi.
Quindi
oggi 24 dicembre alle ore 11 Victor effettua qualche telefonata ai
ricambisti di sua fiducia alla ricerca di ciò che serve; dopo un
po', candidamente, mi informa che sono tutti chiusi sino al giorno
26: ma bravo!
Non ci potevi pensare prima di togliermi la mobilità? E poi sei sicuro che il giorno 26 sarà possibile reperire il tutto? Sino al giorno 26 io dovrei starmene in questo pollaio?
Non ci potevi pensare prima di togliermi la mobilità? E poi sei sicuro che il giorno 26 sarà possibile reperire il tutto? Sino al giorno 26 io dovrei starmene in questo pollaio?
Mi
informa che lo spazio non è suo, così come le galline, bensì di
una famiglia alla quale dovrà chiedere l'assenso.
Ok.,
ma se l'assenso non dovesse esserci, che facciamo? Rimonti tutto
quello che hai smontato per farmi uscire da qui?
Aspettiamo
le 14 quando torna a casa il proprietario in quanto la moglie
preferisce che sia il marito a decidere, almeno questo è ciò che
comprendo.
Meglio
andare a farsi un giretto nel borgo non troppo lontano per fare
acquisti; il borgo è inesistente, ma i negozi ci sono ed anche ben
forniti: frutta e verdura quanto basta per 51 pesos, € 3,50! e
serviti da graziose chicas dalle movenze cinematografiche.
Rientrati
al pollaio Victor è intento a trafficare sulla sua auto, ma presto
ci informa che non sarà necessario sostare qui per la notte perché
sa dove andare a prendere i ricambi. Saliamo tutti sulla sua Ford e
raggiungiamo una serie di ricambisti dove i pezzi non si trovano.
Accidenti,
questa mania consolidata di certa gente di vendere una sicurezza che
di per sé non esiste quasi mai!
Si
rende necessario un cambio di strategia: Victor mi chiede di pagare
l'autostrada per raggiungere velocemente la capitale e mentre guida
effettua qualche telefonata senza che io riesca a capire se si può
ancora sperare in un esito positivo.
Raggiunto
l'antro di un ricambista a lui noto, i balleros ci sono: sono di
fabbricazione cinese, nazione che detiene ormai il comando a livello
mondiale anche in questo mercato.
L'attesa
si protrae per trovare anche un altro componente per il quale alla
fine è necessario accettare un compromesso.
Il
traffico in uscita è lo stesso di ieri, inoltre Victor perde la
marmitta lungo la strada e siamo costretti a fermarci, ma alle 16
siamo di nuovo al pollaio.
Prima
di pagare chiedo di effettuare un test drive il cui esito è
positivo: Victor mi guarda con occhi sornioni quasi a sottintendere
“non ti fidi del lavoro che ho fatto?”
Il
costo dell'operazione è di pesos 800 più il costo dei ricambi
(pesos 490), quindi un totale di € 100,00 assolutamente accettabile
alla luce di come si è articolata l'operazione; e poi questo Victor,
57 anni e ancora un po' guaglione, è uno simpatico dalla mimica
comunicativa e si fa perdonare le sue lacune comportamentali (come
meccanico invece mi è sembrato uno con tanta esperienza).
Alle
17.30 il Nomade riprende a viaggiare per fermarsi dopo un'ora a
Tutotlan, località agricola di 12.000 abitanti dedita
all'allevamento del bestiame ed alla produzione di latte posta sui
1.500 m.s.l.m..
Apparentemente
non ci sono condizioni per la sosta ma pattugliando nel senso inverso
la strada appena percorsa notiamo un ristorante con un cartello
indicante Estancia; chiediamo info ed apprendiamo che il locale sta
per chiudere ma è disposto ad ospitarci.
Dopo
aver parcheggiato inizio a parlare con lo Chef, Rafael Perez Lopez,
persona assai cortese che ci informa che l'ospitalità è gratuita.
Allora
chiediamo se si può avere qualche cosa dal ristorante da consumare a
bordo, ma Rafael ci invita a trattenerci nel ristorante impegnando
l'organizzazione solo per noi.
E
allora così sia: cenone a base di pesce e Tequila più conversazione
in inglese con Rafael, persona che ha dimostrato al Nomade ed al suo
equipaggio una disponibilità fuori del comune.
Domani
la meta è rappresentata da Guanajuauto, località patrimonio Unesco.
P.S. - A tutte le persone che seguono le avventure del Nomade giungano gli
auguri per delle festività serene con un particolare auspicio: che il nuovo anno
possa riservare nuove stimolanti esperienze di rinnovamento.
Nessun commento:
Posta un commento