lunedì 30 luglio 2012

Grand Teton N.P. & Yellowstone - ritorno (sino a Norris)


Ho fatto bene a restare, posto da segnalare. Sono in marcia alle 6.10 ed il cielo minaccia pioggia. 


Il mio innamoramento con queste montagne continua, e questa volta riesco anche a riprenderle riflesse nei corsi d'acqua.


Ancora emozioni da incontro, prima due Moose, poi due Deer Mule.






Ora  inizia Yellowstone. Mi dirigo direttamente a Old Faithful area, non solo perché quel nome mi ha sempre affascinato, ma perché è l'area che, insieme a Kamchatka, Chile, New Zeland e Iceland, detiene la più alta concentrazione di idrotermia.






A parte l'organizzazione e la folla che assiste ogni ora e mezza circa all'eruzione, questi luoghi esercitano un fascino che non mi aspettavo e che mi consente di entrare velocemente in questa realtà dopo quella assolutamente diversa del G.T., caratterizzata sia dalla bellezza assoluta dei luoghi che dagli incontri con gli animali.




Quanti colori, anche grazie ai microorganismi che amano stare nelle acque calde, quante forme, quale trasparenza nelle pozze che nascondono nella loro profondità incavi diversi, i fumi, la microumidità che impatta su di te come gira il vento, gli odori acri, il terreno grigio/bianco dalla particolare composizione chimica sul quale attecchisce la vegetazione, l'acqua che si muove ovunque, a volte corre formando delle rapide, a volte salta formando delle cascate, i canyons, non so cosa ho dimenticato, ah sì, il bisonte che ho visto muoversi poco lontano dalla strada.






Oggi ho capito che diversi europei presenti nel circuito viaggiano su auto a targa Colorado in quanto arrivano a Denver e da lì partono per un tour classico che include sempre lo Yyellowstone N.P.. Verso sera incrocio una coppia in un sito dove c'eravamo solo noi e al mio Hallo! vengo salutato con un Buongiorno! Chiedo se si tratta di Italians People, invece sono due olandesi e lui, di occhio fino, ha individuato la mia targa ed ha capito subito la mia nazionalità. Parliamo un po' in inglese prima di lasciarci: questo mi fa ribadire che, al di là di ciò che i vari siti visitati offrono, io mi dirigo sempre dove non si vede gente in giro, ma non per snobbismo, perché entro meglio in sintonia con ciò che mi circonda e riesco ad apprezzarlo meglio.






Old Faithful è una realtà eccezionale, ma così come io l'ho percepita in quanto così è stata organizzata, è come essere al cinema: tutti seduti a semicerchio su tre file di panche poste attorno a lui, con tanto di orario indicativo che segnala l'eruzione! Viene a mancare il piacere della scoperta, tutto ti viene servito in modo tale che mi fa pensare ad un nastro trasportatore, dove il pubblico sale e non deve pensare più a nulla.




Forse anche per questo, oltre al fatto che ho controllato ed i campground in zona sono full, ho scelto di collocarmi in un bel posto defilato dove ho scattato le ultime foto della giornata.




Al calare delle tenebre si è presentato anche un pick-up che si è sistemato qui. Così saremo in due equipaggi a condividere lo spazio natura che non si dovrebbe utilizzare, stando alle regole stampate (ma ne ho già viste molte disattese!).


Nessun commento:

Posta un commento