martedì 7 gennaio 2025

Prima vera esperienza a bordo di ALIBI attraversando Francia, Spagna e Marocco fra gennaio e marzo 2024

29.II.2024

Incredibile, non riesco a capacitarmi come questo file che avevo aggiornato con miei scritti sino a pochi giorni prima della partenza (21.I.2024) sia sparito dalla sezione documenti: questa è la copia recuperata su Time Machine in data 08.XII.2023, il che vuol dire che ho perso considerazioni espresse durante circa due mesi di tempo, e me ne ricordo alcune molto interessanti! Peccato, ma di fronte a casi come questo, simile a quello del furto del p.c. alla fine del viaggio nella penisola scandinava, non resta che accettare la situazione, anzi, mi fa capire che scrivo per un piacere personale del tutto effimero: come tale tutto scomparire da un momento all'altro.

Mi ero accorto di questa vicenda mentre ero in Spagna quando, volendo aggiornare il “diario”, non sono riuscito a rintracciarlo. Quindi, anche perché i ritmi del viaggio non me lo consentivano, ho deciso di lasciar perdere, per quanto con una punta di amarezza. Oggi è il giorno in cui, dopo essermi imbarcato sulla nave Excellent di GNV diretto a Genova, ho per la prima volta il tempo e la voglia di indagare sull'accaduto. Le mie competenze in materia non aiutano e così mi sto accontentando di operare su una copia conservata formattata.


22.I.2024 Sono pronto a partire abbastanza presto senza aver visto Ugo al quale ho predisposto il servizio dispenser per il cibo; giornata resa complicata sul far del mezzogiorno quando sono in area Imperia: il display sul cruscotto segnala insistentemente problema al motore. Interpellato Alberto - meccanico di fiducia -, accetto il suo consiglio di effettuare uno stop in casa Fiat finalizzato ad effettuare una diagnosi. Quindi esco dall'autostrada e mi dirigo presso uno degli indirizzi trovati sul web dove apprendo che lì non è possibile procedere e vengo indirizzato ad un altro operatore che però aprirà dopo le ore 14. Alla fine la diagnosi viene realizzata ed evidenzia un problema del sistema catalitico; sia il meccanico locale che Alberto mi dicono che posso continuare. Guido a lungo per raggiungere Port de la Tour Fondue, imbarco per Les Porquerolles, mia prima meta da visitare in questo viaggio. Mi sistemo in qualche modo per l'escursione del giorno successivo in un parcheggio lato strada; c'è un buio che più buio non si può, ma sulla strada non c'è stato alcun movimento durante tutta la notte.

23.I.2024 Alle nove del mattino sono a bordo di un ferry in una giornata tersa e ventosa. Esploro l'isola percorrendo 12,6 km. che sono soddisfazione pura per l'ambiente nel quale mi sono trovato a muovermi senza alcun umano a distanza percepibile dagli occhi. Al rientro sulla terraferma mi sento con le energie per proseguire e guido sino ad Arles dove, a causa di lavori in corso e traffico, manco per due volte il punto individuato per la sosta notturna, ma alla fine lo colgo nell'area adiacente ad un museo affacciato sul fiume il quale, nel proseguire verso il mare, crea l'area magica denominata “Camargue”. Si tratta di un parcheggio auto e sono l'unico camper in sosta notturna.

24.I.2024 Partenza su stradine di campagna gradevoli con pit stop ad Aigues-Mortes, poi a Port-Vendres, quindi a Banylus-sur-Mer, Cerbère e Llançà, il che vuol dire che sono in Spagna: sono da poco passate le 17, il cielo è limpido, si vede già la luna e sono in grado di effettuare una esplorazione del luogo avendo parcheggiato in un ambito protetto dove ci sono altri due simili.

25.I.2024 La strada è tortuosissima, ma anche bellissima: stop brevi e ripetuti per panorami unici come El Port de la Selva, quindi Cadaqués e Port Lligat che vuol dire casa del grande artista contemporaneo di Picasso, Salvador Dalì. Anche se il parcheggio sarebbe stato invitante per fermarsi più tempo, nel pomeriggio io allungo a Port de Roses, gradevole centro con difficoltà per la sosta, dove apprendo con piacere di quanto il gasolio sia più conveniente che in Francia/ Italia (1,45€/lt). Ma non mi fermo e proseguo sino a Besalù, località dell'interno che mi consente di apprezzare strada, panorami ed il piccolo borgo stesso dove sosto per la notte trovando un posto defilato con tanti fratelli.

26.I.2024 Oggi è il giorno del mio anniversario e desidero festeggiare iniziando con la visita di Pals, altro borgo piacevolissimo, quindi Palafrugell che è un'altra cosa rispetto a Pals, ed infine Tossa de Mar dove, appena trovato un posto con tanti compagni, parto in esplorazione della cittadina quando sono già passate le 17. Sono giusto in tempo per arrampicarmi verso il faro e godere di un bel tramonto; molti turisti transoceanici in giro, ma come cala il buio nel centro storico non ci rimane nessuno: tutto chiuso! Con difficoltà, su segnalazione di una tabaccaia gentile, rintraccio un ristorante e mi sistemo per la cena: in un luogo così tanto turistico, come altri visitati precedentemente, ho notato che i locali non parlano l'inglese! Comunque ci capiamo e vado di pesce, anche esagerando un pò!

27.I.2024 La meta odierna è Tarragona: una volta raggiunta la località mi sistemo non lontano da un centro commerciale e da lì parto a piedi per la mia esplorazione che, in otto km., mi consente di apprezzare il centro storico Patrimonio UNESCO. Rientrando metto il naso per qualche acquisto nel centro commerciale prima di ritirarmi per la notte: sto ultimando il cibo pre cotto che mi ero portato al seguito e sono contento che a bordo stia funzionando tutto a dovere. Il display è la mia croce: ora segnala problemi alle candelette e continua ad emettere fastidiosi segnali sonori in dipendenza della chiusura delle porte.

28.I.2024 Lasciando Tarragona è d'obbligo lo stop all'imponente acquedotto Romano, quindi Reus, luogo che diede i natali ad Antoni Gaudi: altro centro che mi conquista. Trovo un posticino alla stazione ferroviaria e poi via a piedi per visitare Il Centro Gaudi che risulta di mio gradimento. Apprendo anche che Salvador Dalì fu suo conterraneo. Poi procedo per la foce dell'Ebro pensando di trovare similitudini con il delta del Po o della Camargue, ma non è così, piacevole ma non dello stesso livello. Allora, su segnalazione di Park4Night raggiungo in maniera fortunosa per una stradina che è già tanto chiamarla così, La Basilica de Santa Maria del Lledò. Questa si è rivelata essere una buona scelta: da solo, ma con acqua a disposizione, trascorro una notte tranquilla.

29.I.2024 Meta odierna Valencia. Arrivo e mi trovo attorniato dal traffico di una grande città, le indicazioni per parcheggiare dell'applicazione risultano tutte inutili; ad un certo punto adocchio da lontano un furgone parcheggiato, lo raggiungo e mi sistemo al suo fianco tirando un sospiro di sollievo. Nel dirigermi verso il centro della città prendo prima nota del posto: memorizzo il nome Gomez-Ferrer. Raggiunto l'Ufficio del Turismo ottengo una mappa e trovo conferma che proprio qui non ne vogliono sapere di parlare altre lingue al di fuori delle loro, in questo caso il Valenciano e lo Spagnolo. Comunque ci si capisce. Inizio la visita dal Mercato in modo da sistemare anche lo stomaco con una paella e poi, prima di puntare i vari monumenti, mi costruisco un programma in modo da raggiungere Gomez-Ferrer in prosecuzione dall'ultima meta. Detto fatto: questo è il giorno in cui cammino per 15 km. con sorpresa finale che mi lascia nel panico. Vedo tutto ciò che posso vedere, fatti salvi certi musei chiusi, e, come da programma, dopo Torres de Serranos, vado verso quel Gomez-Ferrer che il gps mi segnala. Arrivato non mi ci ritrovo così comincio ad andare avanti e indietro sino a che, non trovando nessuno in grado di aiutarmi, mi decido a chiamare un certo numero telefonico a disposizione dei visitatori: da qui iniziano i rimpalli con la polizia locale, che pure chiamo, senza trovare risposta al mio quesito circa l'aver parcheggiato in una piazza Gomez-Ferrer mentre ora mi trovo in una strada per cui vorrei sapere se esiste una piazza intitolata allo stesso nome. Mentre sto dialogando con difficoltà mi si avvicina una signora che ha sentito il mio grido di dolore e mi vuol aiutare. Infatti sul suo cellulare trova l'esistenza di una piazza con quel nome, ma nelle mie mappe non è rintracciabile! Mi accompagna ad un posto di polizia non lontano che poi è la Guardia Civil dove lei è sicura che non mi lasceranno per strada. In effetti una Guardia in particolare si prende cura di me, coinvolge telefonicamente la polizia locale la quale continua ad affermare che non esiste una piazza con quel nome in tutta Valencia. Alla fine, essendosi fatto tardi, decido di trascorrere una notte in albergo per riprendere la ricerca con il chiaro mentre tutti mi dicono che sarà come cercare un ago nel pagliaio. Io non perdo la calma, ma sono provato: raggiungo l'albergo più vicino, prendo una camera e pongo lo stesso quesito alla reception chiedendo una mappa più dettagliata onde trovare la piazza che la generosa signora aveva identificato, ma niente da fare; allora mi infilo in doccia, non ho fame e quindi mi metto a letto dove però trascorro una notte agitata.

30.I.2024

Verso le sei mi alzo e mi dedico all'indagine tendente al recupero di ALIBI; provo varie ipotesi, ma alla fine quella che si è rivelata vincente è maturata nel modo seguente: aprendo al massimo le mappe sulla base dei tentativi di parcheggio Park4Night andati a vuoto e sulla base dei ricordi mi sono concentrato su un luogo che prevedeva 35' per arrivare all'ente del turismo, esattamente il tempo che ricordavo mi era stato indicato da google maps al momento del parcheggio. A quel punto ho trovato un riscontro con ciò che mi aveva indicato la signora che mi aveva accudito ieri sera: una piazza con il nome che ricordavo. Utilizzando una linea metropolitana ho avvicinato il luogo verso il quale ho proseguito a piedi. Purtroppo lungo la strada non trovavo riscontri visivi, ma poi, arrivandoci da una direzione diversa, ho visto in lontananza le immagini dei fari che ALIBI porta sulle portiere posteriori: sono stato assalito da un sentimento di estrema incontenibile felicità! Lui era li pronto ad accogliermi, ma soprattutto io ero riuscito nell'impresa da solo seppur con quella preziosa indicazione della signora di ieri sera. Ho voluto fotografare il nome della piazza a futura memoria dell'accaduto: Plaça de Rafael Gòmez-Ferrer Sapina (Notar). Il posto sbagliato invece era solo Gòmez-Ferrer (medico). Quando ho raccontato l'accaduto a Giorgio egli mi ha insegnato come fare a fissare sulla mappa il punto del parcheggio proprio per non dover incorrere in situazioni simili in futuro. Complessivamente è stata una esperienza del tutto inattesa e difficile da affrontare, alla quale ero totalmente e forse ingenuamente impreparato.

Ricomposto l'equipaggio ALIBI, in una giornata tendenzialmente grigia, si è diretto verso la zona delle moderne realizzazioni architettoniche trovandole fantastiche, poi il porto e quindi Alfafar, la zona umida che comprende El Saler. Lì ho incontrato una comunità di Flamingos: entusiasmante.

Proseguendo abbiamo raggiunto Cartagena dove la sosta è avvenuta sul grande piazzale di un centro commerciale dotato di Carrefour. Mi ci sono subito fiondato per acquisti, decidendo successivamente di trascorrervi la notte.

31.I.2024

Spostandomi con Alibi verso il porto trovo un parcheggio dal quale, a piedi, raggiungo il centro storico dove mi dedico alla visita del Teatro Romano. Dopo essere tornato al centro commerciale punto Decathlon dove mi decido per l'acquisto di una scarpa più leggera rispetto alla Clark in dotazione per questo viaggio: tutta un'altra cosa poter camminare più leggeri ora che dovrei muovermi sempre di più in ambienti asciutti.

Dopo effettuo una puntata a San Javier – La Manga del Mar Menor che in passato doveva essere un luogo molto affascinante, ma non ora che si presenta completamente occupato dal cemento! Inversione di marcia e via per Murcia dove punto direttamente al parcheggio Ikea che so essere ospitale per chi viaggia a bordo di camper. Infatti vi trovo una camperopoli dove mi sistemo dignitosamente per trascorrere la notte. All'arrivo svolgo le solite procedure, ma questa volta Webasto Dual Top, dopo essere regolarmente partito, si spegne e non ne vuole più sapere di ripartire: il led emette un segnale verde lampeggiante che il libretto di istruzioni non mi lascia comprendere di che si tratta. Allora chiamo Mario e chiedo le coordinate del riparatore Webasto di Rho che mi aveva molto ben impressionato a suo tempo tanto da segnalarlo anche a lui in modo da poterlo contattare domattina.

01.II.2024

Nottata in sofferenza per come mi ero abituato: niente aria calda, niente acqua calda! Prima di contattare Pasquale di Webasto Rho chiedo a Mario di anticipare la mia chiamata con una spiegazione introduttiva. Mario poi mi riferisce che sarò chiamato da loro; in effetti dopo un po' ricevo la chiamata durante la quale ho molto apprezzato il mio interlocutore il quale mi ha chiesto di mettermi in videochiamata, prendendomi tutto il tempo necessario, per poter effettuare un intervento comandato a distanza. Si è trattato di staccare i cavi di connessione dalla batteria per poi riconnetterli: dovrebbe servire come reset, ma non ottengo nessun risultato. Pasquale non mi abbandona e mi fornisce successivamente un indirizzo di un riparatore Webasto al quale rivolgermi. Strano, in centro a Murcia, comunque ci vado, ma sul posto non trovo riscontro. Indagando sul WEB identifico il nome del riparatore che risulta in una località a circa 20 km di distanza; dopo varie conversazioni con Mario (Tiziana sul web aveva notato lo stesso indirizzo) ed aver riparlato con Pasquale, mi dirigo a Las Torres dove il tecnico dovrebbe essere disponibile dopo le 14.30. In realtà quando metto il naso dentro al negozio trovo due donne al lavoro, delle quali una è la moglie. Costei mi vorrebbe dare un appuntamento fra qualche giorno, ma io replico che sono in transito e che a qualsiasi ora sarei felice di avere la visita del marito il quale, come avevo immaginato, esegue assistenza mobile in giro per campeggi e/o camperopoli autoformatesi in quest'area. Dopo avermi informato che in fuori orario ci sarà un sovrapprezzo, formalizziamo per l'intervento in serata; vengo indirizzato in un'area camper sul territorio e da quel momento mi metto in attesa, ma non resto fermo. Contatto Claudio Allvin al quale chiedo la posizione dei fusibili Webasto che non sono riuscito a trovare; egli, schemi e foto alla mano, mi indirizza dietro ai cassetti, ma mi spiega che il problema non riguarda l'impianto elettrico e quindi non può aiutarmi oltre. Allora preparo il terreno per l'intervento smontando la zona letto e togliendo i cassetti. Verso le 18 il tecnico si fa vivo: spiego ciò che ho già fatto sotto la guida del suo italico collega e poi lui comincia proprio dai fusibili. Ne trova uno bruciato e lo cambia, mi accenna che probabilmente il problema potrebbe essere generato dalla ventola, il fusibile salta ancora un paio di volte sin tanto che Webasto sembra in condizione di lavorare. Purtroppo dopo circa 30' dal suo intervento ed i 40 € pagati l'apparecchiatura va in blocco nuovamente. Posso continuare il viaggio anche con questa avaria, a patto di trovare luoghi per la notte che non subiscono un elevato delta termico rispetto al giorno. Il problema si sente non tanto durante la notte – basta coprirsi di più – ma quando mi alzo dal letto al mattino. Sopperisco preparando l'acqua calda per il tè e contemporaneamente scaldando dell'altra acqua per lavarmi come fanno gli uccellini!

02.II.2024

Lascio questa località non senza aver raggiunto un meccanico Fiat per la sostituzione della lampada anabagliante lato passeggero che avevo trovato già alcuni giorni fa fuori uso. Anche qui ci capiamo, anzi parliamo anche un po' con tanti sorrisi e battute, dei 15 € richiesti alla fine ne vanno bene solo 10 per mancanza di cambio per il resto.

Parto volendo percorrere un itinerario su strade secondarie montagnose che, seppur impegnativo, si rivela particolarmente interessante: Alguazas, Mula, Lorca, Veléz-Rubio e soprattutto Vélez-Blanco, sino a raggiungere in serata Cuevas del Almanzora dove colgo un tramonto da fotografare in un ambiente naturale ampio sul mare con tanti fratelli già sistemati, molti dei quali con auto o moto al seguito.

03.II.2024

Primo stop a Mojàcar, insediamento che trovo affascinante arroccato su un cucuzzolo con vista sul mare; qui scopro anche il simbolo di quest'area che non esito a fotografare. Poi via per Carboneras, strada impegnativa che offre meravigliosi panorami, sino a raggiungere Parco Natural Cabo de Gata-Nijar in località Las Negras dove mi lascio prendere dalla bellezza della Natura in concorso di assenza di presenza umana. E' qui che ho prima un incontro affettuoso con un gatto e dopo un'altro, molto più affettuoso, con un Border Collie incrociato alla fine di una escursione sul promontorio non facile da percorrere a causa della consistenza del terreno assai sdrucciolevole.

Riprendo poi la strada, sempre impegnativa e piena di scorci affascinanti, sino a raggiungere Almeria, dove mi infilo al Porto e mi sistemo dignitosamente per la notte.

04.II.2024

Per la prima volta decido di muovermi usando la bici pieghevole, della quale ho esperienza pari a zero, e si vede subito nel momento in cui inizio a prepararla sino a metterla in ordine di marcia. Quindi raggiungo il Centro Històrico dove visito la Alcazaba a costo zero.

Nel pomeriggio via per Granada, scelta questa che mi ha impedito di incontrare Pam che si trova sulla costa del Sol, solo che lei mi ha informato tardivamente ed io oramai ero già qui. Arrivando in una grande città inizialmente, come già accaduto in situazioni simili, non trovo conferme nelle soluzioni proposte dall'applicazione per il parcheggio. A volte è veramente scoraggiante, ma anche in questo caso, viaggiando lentamente e con gli occhi tesi, giunto sulla Carretera de la Sierra colgo uno spazio possibile sulla destra e parcheggio, tanto per scendere a terra e guardarmi attorno dopo aver zigzagato senza possibilità alcuna di sosta. E' così che dietro l'angolo vedo una soluzione favorevole: rapido ragionamento prima di passare all'azione che è consistita nell'effettuare un percorso a U che mi ha portato su una parallela interna del tutto residenziale molto tranquilla con possibilità di market, lavanderia automatica e fermata autobus per il centro. Preso dall'entusiasmo scelgo di effettuare una prova con il bus, prova che poi mi ha fatto affinare la scelta sulla linea da prendere più vantaggiosamente l'indomani. Infatti la prima scelta è stata quella di scendere in zona Alcazar, però a monte del manufatto, che solo per scendere in centro città senza vedere nulla perché oramai era già buio ci ho impegnato almeno 30'. Una volta arrivato a San Pedro ho ritrovato la vita e, poco lontano, anche un autobus per il rientro a casa.

05.II.2024

Giornata entusiasmante durante la quale ho percorso 10 km. partendo dal centro storico e poi concentrandomi nel quartiere che parte da San Pedro e prosegue nel Rìo Darro che prende il nome dell'Albaicìn salendo sino alla Plaza Mirador de San Nicolàs da dove si possono ammirare sia la Sierra Nevada che l'Alcazar. Dopo essermi concesso una pausa pranzo all'aperto di un ristorante, completato l'itinerario sono tornato a casa giusto in tempo per poter utilizzare la lavanderia automatica dove, con 10 €, mi sono lavato ed asciugato tutto ciò che avevo accumulato; poi qualche acquisto al market fronte casa: mi sono proprio trovato bene qui.

06.II.2024

A fronte di una giornata entusiasmante come quella di ieri, oggi ne è arrivata una un po' tribolata sin dal mattino quando, in uscita da Granada, ho schivato a pelo un blocco di trattori che si stava organizzando. Mi sono infilato in autostrada contando di avere vita facile, ma dopo un po' la Guardia Civil stava fermando tutti sempre causa trattori. Mi son sentito fortunato perché dove iniziava la coda vi era un'uscita nella quale mi sono fiondato con l'idea di muovermi su strade secondarie, peraltro bellissime. Credevo di averla scampata transitando da Illora, ma giunto nei pressi di Alcalà la Real, centro che deve essere di una certa importanza, il blocco dei trattori sistemati strategicamente attorno ad un rondò ha tenuto in scacco il traffico sino alle 17.30. Pur circolando la Guardia Civil non è successo nulla sin tanto che, appunto alle 17.30, come se ci fosse un accordo sotterraneo, sono arrivate molte auto della Guardia Civil e a quel punto, in poco tempo, il blocco si è dissolto. Il che mi ha consentito di raggiungere Cordova piuttosto tardi, ma, senza fare lo schizzinoso, ho deciso di sistemarmi nel grande parcheggio del campo sportivo, come unica e sola presenza, anche se sotto i fari della potente illuminazione della zona attorno allo stadio.

07.II.2024

La giornata inizialmente è stata dedicata a cercare di capire meglio certe da me ritenute possibili anomalie meccaniche. Ancora un interpello ad Alberto il quale non è stato in condizione, ascoltando il rumore del motore al telefono, di esprimersi se non per invitarmi ad avvicinare un meccanico Fiat. Detto fatto: sul posto sono stati rapidi a darmi udienza senza confermare le mie ipotesi e invece intervenendo sulla portiera scorrevole che secondo loro è stata la colpevole dei continui segnali sonori di anomalia. Devo dire che avevano ragione loro: nel giro di un'oretta, dopo aver anche effettuato una prova su strada, ho potuto lasciare il luogo senza avere più quel fastidio sonoro che era diventato ormai una costante: ora è un'altro vivere, inoltre, anche se non diventata perfetta, la scorrevole risponde assai meglio ai comandi di apertura e chiusura centralizzata e non. Ci siamo lasciati con tanti sorrisi dopo aver lasciato 50 € ed aver riempito tutti i bidoni di acqua della quale cominciavo ad aver bisogno. Ritornando verso il centro, in prossimità del ponte Romano, girando a dx su strada residenziale ho trovato un prezioso parcheggio che mi ha consentito di raggiungere in poco tempo Campo de la Verdad-Miraflores e, superato il Rio Guadalquivir, la Catedral dalla quale ho iniziato l'esplorazione della città. Il complesso della cattedrale sorge sul precedente corpo di fabbrica arabo del quale è stato utilizzato l'impianto completo, ben visibile nel riciclaggio del Minareto in Torre campanaria. Ciudad Patrimonio de la Humanidad, mi ha convinto per i suoi contenuti. Dopo una pausa pranzo al ristorante mi sono spinto ad ampio raggio volendo intercettare le statue dedicate sia ad Averroes (Avicenna) che a Seneca, entrambi eccelsi nativi del posto. Quindi il quartiere Judios che è sempre interessante e dove vi è una targa marmorea inneggiante all'immortale genio del giudaismo! Poi Palacio de Viana dove ho scoperto gli agrumi coltivati a spalliera e per ultimo, dopo aver sfiorato il tempio romano di Cordova, il Museo Julio Romero de Torres, dedicato all'omonimo pittore in quella che fu la sua residenza.

Credendo di fare una cosa furba mi sono spostato prima in un piazzale di un centro commerciale sperando di poter risolvere presso Media World un problema insorto alla protezione dello schermo di Iphone (non è stato possibile perché non si tratta della protezione bensì dello schermo stesso) e quindi sino alla Medina Azahara per visita il mattino dopo, ma non ho trovato le condizioni adatte e quindi sono tornato indietro sino a che mi sono sistemato sul piazzale di una stazione di servizio dove mi ero fermato in precedenza per effettuare rifornimento. Comunque notte senza alcun problema.

08.II.2024

Giornata umida e nebbiosa, ma ciò non impedisce ad ALIBI di raggiungere per la seconda volta il sito Medina Azahara, ex città di rappresentanza del Sultano che, pur avendola dotata di realizzazioni splendide, non ebbe vita lunga per vicissitudini dovute alla prematura fine della possibilità di difendere e mantenere il possesso dell'area. Il contesto è fantastico, purtroppo ciò che rimane visitabile non è tanto, ma lascia comunque intuire gli splendori del passato. Transitando per Almodòvar del Rio Alibi ha raggiunto Carmona dove, non senza difficoltà, si è sistemato su terra in pendenza color senape dove vi erano altri fratelli, nella speranza che non venisse a piovere.

09.II.2024

Invece la pioggia accompagnata da vento è arrivata durante la notte ed è andata avanti sino alle 15: il terreno era diventato un torrente, ma verso mezzogiorno, in un momento apparentemente favorevole, bardato di tutto punto mi sono spinto in esplorazione. Dopo il pranzo, quando ALIBI si è mosso, all'improvviso è arrivato il sole a ridare i colori alla natura circostante, splendida ma resa precedentemente invisibile dalla nebbia. Con il sole decido per una sosta più centrale avendo visto un posto utile: così completo l'esplorazione sentendomi di riportare ciò che ho letto scritto su un muro bianco vicino al Palazzo di Giustizia: ILA JUSTICIA ESTA' CIEGA PERO EL PUEBLO SI' VE!

Arrivo a Siviglia dove ALIBI, visti i risultati di tre tentativi Park4Night andati a vuoto, trova una sistemazione in zona El Tradon – El carmen in area residenziale tranquilla servita da Bus e Metro.

10.II.2024

Ieri sera ho trafficato per prenotare alcune visite, tipo: la Gironda, l'Alcazar. Quindi stamani, by bus, approdo per le 9 al centro storico, controllo gli orari delle visite programmate trovando una novità: per Cattedrale e Gironda l'orario della visita è stato annullato! Mi viene proposto un altro orario che però non è compatibile con la visita rimasta possibile. Mi convinco che era destino che non dovessi entrare in chiesa così comincio, dopo aver ottenuto una mappa all'ufficio del turismo, un itinerario ragionato che mi porta all'Archivio delle Indie, davanti al Real Alcàzar, attorno alla cattedrale e alla Gironda - per la quale è immediato colpo di fulmine -, Università, Plaza de Espana – altro colpo di fulmine – Palazzo di San Telmo, la Torre dell'Oro, pausa pranzo con tacos, Plaza Nueva, quindi il Real Alcàzar; a seguire cammino ancora sino ad intercettare il bus per il rientro (complessivamente oltre 17 km.!). Soddisfatto.

11.II.2024

Il tempo è cambiato, ma non la meta odierna rappresentata dalla visita a Itàlica in località Santiponce. Del Teatro Romano poco da dire perché chiuso per lavori di manutenzione, ma per il resto, anche se sotto pioggia sottile, ho trovato l'area molto interessante e mi sono continuato a chiedere a quale nazionalità saranno appartenuti gli artigiani che hanno lasciato stupendi mosaici anche qui. Forse truppe della zona di Aquileia? Adriano e Traiano, entrambi imperatori romani di un certo calibro, erano nativi di questi luoghi. Successivamente mi sono diretto a Niebla: ancora non so se proseguirò sino a raggiungere l'Algarve o se è arrivato il momento di dirigermi verso Tarifa/Marocco. L'umidità di oggi e quella prevista per i prossimi giorni consiglierebbero l'Africa. Per le 17.30 mi sono parcheggiato in zona tranquilla sotto le mura in compagnia di un motorhome, giusto in tempo per effettuare una esplorazione al centro storico prima di notte.

12.II.2024

Il tempo è in via di peggioramento e pertanto rinuncio a spingermi sino in Algarve: è arrivato il momento del Marocco. Per arrivare a Tarifa ALIBI deve tornare a Siviglia: sull'autostrada i trattori creano uno stop che si risolve velocemente. Transitando da Siviglia, oltre a vedere zone in uscita verso Jerez che ignoravo (sono passato sul lungo fiume che avevo già frequentato), pit stop Carrefour con il sole e poi decisamente via per La Cartuja. Ancora problemi di trattori, ma niente di grave. Alle 17 arrivo alla meta per trovarla chiusa! Quindi si prosegue per Cadiz con pioggia, lì ALIBI arriva per le 18. Sul posto, a causa delle caratteristiche topografiche dei luoghi, è stato impossibile fermarsi, ma ho avuto una sensazione abbastanza gradevole. Per Tarifa strada sempre interessante – mi ricorda l'Irlanda –, e arrivo con pioggia intermittente. Indispensabile prenotare il ferry da Tanger a Genova prima di toccare il territorio africano, onde non rimanere imbottigliati per il rientro. Lavorando online sino a tardi fisso la data del 29. Poi mi spingo sino al porto sotto una pioggerella sottile, ma trovo tutto chiuso: ciononostante mi trattengo sino a dopo le 22 osservando possibilità di avvicinamento al centro storico per la notte: alla fine decido che è meglio stare dove mi trovo, per quanto su terreno fangoso causa pioggia, ma insieme a molti altri.

13.II.2024

Bello risvegliarsi con il sole! Per le 10 ALIBI cerca di avvicinarsi al porto trovando un parcheggio favorevole. Ciò mi consente di provvedere subito a prenotare la tratta Tarifa – Tanger per le ore 13 così ho il tempo per continuare l'esplorazione della città iniziata ieri sera. Quindi ALIBI si avvia all'imbarco. Traversata rapida e con mare calmo; poi le procedure di entrata in Marocco si rivelano più impegnative di come mi aspettassi, ma non avendo a bordo nulla di contrastante con le leggi marocchine, alla fine mi sono trovato sul territorio pronto a provvedere per la copertura assicurativa e la scheda telefonica. Ero un po' frastornato così ho accettato di cambiare denaro presso un venditore di articoli per turisti, ma non è stato un errore, semmai lo è stato, una volta entrato nella stazione marittima dove c'è lo sportello assicurativo, accettare di essere circuito da una “guida” che si è offerta di provvedere alla scheda telefonica per 10 € mentre ero in attesa di sistemare la pratica assicurativa. Pensavo che si sarebbe mosso in zona, invece è andato in centro da un suo conoscente; il tipo era un po' invadente e ha cominciato a smanettare sul mio cellulare, ma senza ottenere i risultati sperati. Allora mi ha invitato ad andare insieme dal suo conoscente utilizzando ALIBI; nella piazza dove ho sostato per le sistemazioni telefoniche non era possibile fermarsi. Ho vissuto come un incubo quel momento, con i vigili che continuavano a fischiare per farmi andare via. Sistemata la cosa ci siamo lasciati dopo avergli conferito altri 10 €, e vabbè; a quel punto non avevo voglia di visitare la medina di Tanger e mi sono diretto a Cap Spartel con qualche difficoltà per trovare la direzione, segno che non ero ancora in stato di grazia/sintonia con usi&costumi del continente africano. La scelta è stata giusta innanzitutto per riequilibrarmi: alle 17.20 ho parcheggiato ed iniziato l'esplorazione attorniato da una natura splendida: divisione fra Oceano Atlantico e Mare Mediterraneo, faro edificato dai francesi simile a quelli della Bretagna. Poi via per Assilah attraverso un territorio molto vario e bello andando diretto ad un campeggio dove trovo sistemazione su terreno fangoso.

14.II.2024

Mattinata di sistemazioni: doccia, lavatrice, stampa biglietto GNV con aiuto del titolare del campeggio, itinerario a piedi alla medina sia al mattino che al pomeriggio. Il posto mi piace! Fronte porto noto la presenza di un numero considerevole di case rodanti per la maggior parte di nazionalità francese.

15.II.2024

Durante la serata di ieri ho pianificato una visita a Tanger utilizzando il treno; pertanto ALIBI si è spostato nel parcheggio della Stazione Ferroviaria con l'intenzione di raggiungere al rientro altri fratelli visti ieri in zona porto, parcheggiati su asfalto con guardiania notturna. Tutto è filato liscio: ottimo il treno, poi con bus e a piedi ho raggiunto la piazza dove all'arrivo ero già stato per la scheda telefonica, quindi, mentre stavo cercando di raggiungere la Kasbah, in maniera molto furba sono stato agganciato da un tipo che inizialmente si è limitato a darmi un'informazione e poi, procedendo qualche passo avanti a me di fatto mi ha guidato sino alla Kasbah chiedendomi, dopo la visita, di visitare il negozio di famiglia. Così è stato e non ho potuto fare a meno di effettuare un acquisto per Amèlie Rose ed i suoi genitori, ritenendo così di aver soddisfatto anche la “guida”. Ma mi sbagliavo. Costui mi ha poi accompagnato alla Legazione Americana e successivamente mi ha messo su un taxi per la stazione ferroviaria dopo avermi chiesto 30 € per la sua prestazione: non avevo voglia di discutere, anche perché avrei dovuto pattuire prima, e quindi ho pagato e sono salito sul treno contento dell'escursione. Poi ho avuto ancora il tempo, una volta sistemato ALIBI al porto per la notte, per effettuare alcuni acquisti addentrandomi sulle vie commerciali vicino al mercato. In serata arrivano foto di mia nipote: che gioia vederla!

16.II.2024

Lasciando Assilah ALIBI ha effettuato il primo pit stop a Lixus, alle porte di Larache, trovando un clima inizialmente nebbioso. Nella zona archeologica non c'era ancora nessuno. Prima di entrare nella zona dell'accoglienza una cagnetta in allattamento che non aveva ben accettato il mio transito, mi ha pure morso il polpaccio: si vede che ha sentito minacciata la tana dei suoi piccoli! Sito molto interessante e ricco di storia: qui pare siano stati i Fenici ad installarsi attorno al X secolo a.c.. Dopo ottima sosta pranzo a Larache: Calamaro gigante alla piastra preceduto da timballo di riso e gamberi, più piattino con gamberi trattati in altro modo, zuppetta di pesce, olive, il tutto per 100D, circa 10 €. Poi per stradine ho raggiunto Moulay Bousselham dove ho apprezzato lagune sinuose e terreni fertili coltivati sia in serra che all'aperto scoprendo che qui si coltiva l'Avocado alla grande. A fine giornata si arriva a Kenitra dove, dopo aver fallito due Park4Night in quanto inadeguati, mi becco una multa per inserimento su strada precluso dalla segnaletica a terra, nel traffico poi tocco con il retrovisore dx un altro veicolo mettendo in avaria la lampadina in esso contenuta, ma finalmente raggiungo l'area comunale dove trovo ospitalità su prato e molti altri fratelli, ma un pò provato dalla guida al buio con traffico.

17.II.2024

Prima di lasciare Kenitra ho cercato di sistemare l'avaria al ripetitore di segnalazione senza successo. Quindi Salé dove ALIBI arriva circondato dal traffico con poche speranze di trovare parcheggio; sembrava impossibile trovare un buco, invece l'omino del parcheggio sotto le mura mi fa cenno di mettere ALIBI in un angolino: detto fatto e si parte per una galoppata alla ricerca di ricordi da confermare. In realtà mi ricordavo poco e nulla, ma è stata gradevole l'escursione senza mai essere tampinato da nessuno.

La giornata si conclude a El Jadida dove si arriva prima delle 18.30: vento, mare, attività varie di gente sulla spiaggia, stimolo ad andare subito in esplorazione. I Portoghesi anche qui si erano ben organizzati: oggi è patrimonio UNESCO la cittadella. Sorpresa: apprendo che le cisterne di acqua dolce non sono visitabili. Il sito è chiuso dal 2019 e le indicazioni che trovo nel palazzo che le conserva sono contrastanti con la realtà e non aggiornate, tanto da indurmi a pensare che avrei potuto effettuare la visita il giorno dopo. Per le ore 20 sono a casa (fronte oceano), questa sera con ruote su asfalto in compagnia di vari fratelli e servizio di guardiania notturna.

18.II.2024

Lasciata El Jadida non posso fare a meno di effettuare vari pit stop lungo la strada che esercita una grande presa su di me: giornata tersa, oceano rombante, prima scogli e poi dune sino ad arrivare a Oualidia, posto magico per sosta stanziale di tanti camper. Dopo la pausa pranzo proseguo per Safi ammirando costantemente i panorami; arrivato a destinazione attorno alle 17 trovo facilmente posto vicino alla Medina tramite Park4Night: anche qui ruote su asfalto e guardiano notturno. Questo è un luogo dove si produce ceramica e se ne vede esposta ovunque. E' anche un luogo segnato dalle attività dei portoghesi; per le 20 sono di rientro a casa soddisfatto.

19.II.2024

Uscendo da Safi diretto a Essaouira sono incappato in una grandiosa zona industriale con tutte le attività ben recintate nel pieno delle loro funzioni altamente inquinanti: è con amarezza, avendo girato un po' per il mondo, che mi sento di dire come la civiltà attualmente presente in questo pianeta debba scomparire, e lo farà per le autonome ed egoistiche scelte economiche che non hanno mai tenuto conto dell'ambiente e di chi verrà dopo di noi. Superato il polo industriale i territori incontrati sono sempre stati di mio gradimento; e poi ecco materializzarsi la meta del mio itinerario in Africa. L'approccio non è stato dei più felici in quanto ho notato indicazioni stradali che inibiscono l'accesso dei camper al centro; forse avrei dovuto ignorarli visto che ALIBI è un furgone, invece io mi ci sono attenuto sino a fare una sosta per riorganizzare le idee in quanto il luogo mi è sembrato non voler avere a che fare con la tipologia di viaggiatori alla quale appartengo. Zero campeggi, zero parcheggi con custode: comincio con il raggiungere un Carrefour sia per acquisti che per valutare la possibilità di sostare nel piazzale. Non va bene. Rileggo Park4Night e apprendo di qualcuno che ha lasciato il veicolo sul piazzale di una stazione di servizio pagando un fee per la notte e così decido di verificare. La S/S è vicina, la raggiungo, parlo con un responsabile ed ottengo il consenso: mi sento rinascere. Quindi mi sistemo e con un taxi condiviso veramente economico raggiungo la Medina: ora comincia la vera conoscenza del luogo, per me mitico per tutto quanto ne avevo appreso nel tempo. Per 12 anni ho coltivato il sogno di poter essere dove finalmente sono! Certo, capisco subito che il luogo è molto cambiato e che ora privilegia un turismo meno naif rispetto ad un tempo, ma il fascino è rimasto lo stesso: esploro sapendo che mi sarei perso, ma contando sul fatto che uscendo dalle mura mi sarei orientato. Infatti, quando mi sembra di avere difficoltà ad uscire dal labirinto dei vicoli spesso a fondo cieco, guadagno l'extra muros dirigendomi al porto, forse il più importante per la pesca della sardina, dove dal banco di acquisto il pesce, se si vuole, può essere cucinato al momento e consumato sul posto. Peccato non sia l'ora giusta per me! Dopo aver esplorato tutto ciò che mi è stato possibile, con un taxi raggiungo casa soddisfatto recando con me un cartoccio di pesce fritto che consumerò per cena.

20.II.2024

Dopo l'esplorazione di ieri, oggi cercherò di completare le mie conoscenze con il quartiere giudaico; in ogni caso inizio dal porto che esercita su di me una grande attrazione. Quindi decido di dedicarmi ai murales ed ai portoncini delle case, oltre alla sinagoga. Pausa pranzo al Restaurant Baghdad, fuori dai flussi, e successivamente sosta riposante disteso sulla spiaggia. Il vento però mi sta riempendo di sabbia e quindi desisto. Continuo a girare sino a che sento affiorare la stanchezza; altro taxi e rientro a casa. Da ieri mi ha cercato il Presidente BnD per una necessità ad Asni, zona dell'Atlante posta a 70 km. da Marrakech, area particolarmente colpita dal potente terremoto del settembre dello scorso anno. C'è bisogno di acquisire info sulla situazione per organizzare delle spedizioni di aiuti alle popolazioni. Una veloce puntata a Marrakech l'avevo prevista e a questo punto, avendo dato la mia disponibilità a BnD, diventa necessaria.

21.II.2024

Mentre mi sto preparando alla partenza arriva anche la richiesta di olio di Argan; senza tornare in centro acquisto quanto necessario presso Carrefour dove avevo già notato il prodotto precedentemente. Poi via per strada normale con temperature che arrivano sino ai 29 gradi e panorami sempre più desertici: zero ombra per pit stop pranzo, fin tanto che vedo uno spazio possibile e leggermente ombroso, l'unico, e mi fermo. Poco dopo un poliziotto motociclista si avvicina per accertarsi che non fossi in panne: non immaginavo un servizio così accurato! Per la sosta a Marrakech Danilo (conosciuto durante il viaggio del 2011/2012 Marocco-Mauritania-Mali-Senegal-Mauritania-Marocco in panne poco dopo il confine e rientro con assistenza stradale su camion da Dakhla) mi aveva fornito un paio di indirizzi di campeggi ed io raggiungo il primo che incontro: mi sembra un posto lussuoso con tanto di piscina. Dopo essermi docciato vado per il centro trovando un taxi collettivo giunto al campeggio per altre persone: il mio obbiettivo è quello di rivedere la Koutoubia e la piazza Jemaa el-Fnaa nel pieno dell'attività serale/notturna. Con il taxi appuntamento per essere prelevato alle ore 23 davanti al ristorante Portofino per il rientro. Avendo voluto essere pagato subito mi ha colto l'idea che non si facesse vivo, invece le cose sono andate per il meglio. La visita è stata di soddisfazione, ma ho notato dei cambiamenti che hanno reso la piazza meno interessante ai miei occhi: sono sparite tutte le attività ruspanti, come quelle degli acrobati e dei circensi, e tutto è indirizzato prevalentemente al cibo, oltre ai venditori di qualsiasi cosa ed i gruppi musicali. Dopo aver selezionato con cura il posto con terrazza dove consumare la cena sulla base del menu esposto, sbagliandomi clamorosamente mi sono trovato seduto in uno vicino dove non era disponibile il menu che avevo scelto! 

All'ora prevista sono stato recuperato e poi ci siamo fermati a prelevare altre due persone di nazionalità magiara. Una di queste parlava l'italiano e così ho appreso che il tipo è l'organizzatore dei rally Budapest-Bamako e che viaggia a bordo di una Trabant, il veicolo DDR con carrozzeria in amianto diventato un'icona dopo la caduta del muro di Berlino.

22.II.2024

Prima di lasciare Marrakech visito il magiaro il quale mi fornisce altre info su di lui e poi parto diretto ad Asni. Non mi accorgo quasi di salire in quota sino a oltre 1.200 mslm forse perché già Marrakech si trova sui 500 mslm. Bei panorami, strada in ordine, il posto non mi sembra in cattive condizioni, ci sono tende organizzate dalla Protezione Civile del Marocco nella zona delle quali cerco di entrare essendo però fermato dalla gendarmeria. Mi inoltro su una strada che sale oltre, ma i lavori in corso, la ristrettezza del nastro d'asfalto con scarpate laterali assai pendenti mi convincono a rinunciare e a tornare indietro. Già avevo avuto modo di parlare con due persone circa la situazione attuale, ma mentre avvicino un ristorante sono agganciato da un tipo che poi si siede al mio tavolo e cominciamo a parlare. Vorrebbe vendermi qualcosa, ma io spiego il motivo della mia presenza per dissuaderlo, anche se poi decido di acquistare un po' di merce per ripagarlo delle info e della visita alla tendopoli resa possibile perché accompagnato da lui proprio nella sua tenda; nel frattempo si era agganciato anche un altro ed io, prima di andarmene, registro i loro nomi e numeri telefonici che poi girerò a Luca con le mie impressioni. Nei prossimi giorni anche un motociclista di area BnD in rientro da Senegal potrebbe effettuare un secondo sopralluogo. Rispetto a ciò che vidi ad Amatrice e zone contigue qui non sono rimasto particolarmente impressionato, anche se ho saputo che le situazioni peggiori sono più in quota e per me irraggiungibili. Non volendo sostare ancora a Marrakech mi dirigo per El Jadida con qualche sosta come quella nella zona di Sidi Bennour/Ouhat Sidi Brahim in pieno paesaggio desertico. Dopo una epica cavalcata arrivo al porto sicuro verso le 19.30 e mi fermo al solito posto.

23.II.2024

In mattinata mi rendo conto che forse ho mangiato qualcosa di avariato ed il mio sistema gastrointestinale me lo sta dimostrando. Comunque sono in grado di tornare ad effettuare un bel giro in centro, questa volta utilizzando la bici. Avevo in mente di concedermi dei ristoranti da qui al rientro a casa, ma meglio evitare.

24.II.2024

Nulla è cambiato circa l'intestino, in più sono afflitto da dolori vaganti fra le spalle e la nuca che si fanno maggiormente sentire durante la fase notturna. Mi indirizzo prima a Azemmour e poi Mohammedia utilizzando strada normale. Il primo stop è avvenuto con il sole e l'ho trovato interessante, ma poi si è messo a piovere e la strada, fra traffico e fondo stradale, ha cominciato ad annoiarmi. Ad un certo punto, dopo la pausa pranzo con agrumi, onde evitare Casablanca, mi sono infilato in autostrada sino a destinazione dove mi dirigo inizialmente alla stazione dei pullman trovando un parcheggio. A piedi raggiungo la Medina senza riscontrare alcun interesse. Quindi punto già con il buio ad un campeggio. Una volta raggiunto lo trovo chiuso. Mentre sto cercando l'indirizzo di un altro la porta si apre ed io vengo accolto. Non ho apprezzato troppo il posto, ma oramai non avrei voluto mettermi a cercare ulteriormente con il fastidio dei dolori che mi hanno costretto subito a stendermi sul letto. Solo alle 23 mi risveglio per mangiare qualcosa prima di affrontare una notte di dolori che non ho potuto contrastare.

25.II.2024

Oggi via per Kenitra su autostrada,  Lungo il percorso incontro una miriade di vecchie R4 impegnate in un rally chiamato 4L Trophy. Sono svogliato e mi sto nutrendo con fette biscottate e banane. Giunto al campeggio comunale già frequentato all'andata ho ancora il tempo per un giro in centro che trovo di scarso interesse.

26.II.2024

Prima di mettermi su strada dopo una notte di pioggia che ancora persiste al momento della partenza, raggiungo una farmacia dove acquisto del paracetamolo in funzione antidolorifica, quindi Marjane dove acquisto del petto di pollo da inserire nella mia dieta. Dopo aver viaggiato su strada normale decido di passare all'autostrada sino a Larache dove nel ritrovo il sole ed un forte vento. Interessante visita alla località, purtroppo dovendo rinunciare ad una sosta che sognavo al ristorante del calamaro alla piastra. Ad Assilah sosta al porto. Devo decidere come avvicinare il porto d'imbarco per il rientro, intanto starò qui che si sta bene.

27.II.2024

Al mattino me la prendo comoda così vedo arrivare un veicolo particolare con l'adesivo del rally Budapest-Bamako: allora è tutto vero ciò che mi ha raccontato il magiaro! Durante il pomeriggio vado ad aggirarmi per il porto e prima di rientrare a casa torno dove ero già stato ad acquistare olive di vari gusti. Peccato non poter godere di una cena di pesce nemmeno qui. I dolori ora sono sotto controllo, lo stomaco sta migliorando ma ancora non ci siamo. Nel frattempo decido che domani visiterò le grotte d'Ercole e poi raggiungerò Med Port nell'attesa di espletare le pratiche di registrazione in primissima mattinata del giorno dopo.

28.II.2024

Le grotte si trovano in area Cap Spartel, area che avevo già apprezzato in precedenza. Dopo la visita la strada porta a Tanger, così vedo zone che non conoscevo e dove decido di fermarmi in un Marjane con l'idea di spendere Dirham per non dovermeli portare a casa. Visito anche Decathlon trovandolo caro e con merce che mi è sembrata meno valida rispetto a quella venduta in Europa. Finalmente mi inserisco sulla statale per Med con salite, curve e discese notevoli e panorami gradevoli. Poco prima del porto rifornisco Gasolio e poi vi accedo trovando subito la sistemazione adatta sia per la notte che per le pratiche di imbarco.

29.II.2024

Alle 7.30 sono già allo sportello GNV dove espleto la pratica volutamente senza esibire il biglietto stampato, limitandomi a far vedere le conferme elettroniche sul telefono: nessun problema. Dopo inizia l'iter dei vari controlli, anche ripetuti, sino a che mi fermo sulla corsia di imbarco prima delle dieci. A questo punto svolgo tutte le operazioni mattutine e quindi mi metto in attesa. Verso mezzogiorno vedo un bar che prepara dei piatti/panini vari così decido di dar fondo agli spiccioli con un panino al pollo ottenuto con uno sconticino visto che oramai ero rimasto con pochi Dirham. Una volta arrivato il segnale di via libera salgo a bordo, parcheggio, e con il bagaglio predisposto salgo al settimo piano dove mi viene assegnato il posto letto. Sono il primo ad accedere alla cabina; poi arrivano gli altri tre, tutti trasportatori marocchini, chi vive in Sicilia, chi a Cesena e chi a Verona. Inizialmente dormo un po', poi raggiungo le zone delle caffetterie con il pc con l'intento di iniziare questo lavoro. Decido di acquistare un coupon da usare per i pasti al self service a cominciare dalla sera. Infine rientro in cabina dove tutti gli altri sono più o meno dormienti.

01.II.2024

Altra giornata con il pc, un po' noiosa e con mare che si sente. Viene annunciato il mancato scalo a Barcellona con arrivo a Genova per domattina alle 9.30. Si viene invitati a lasciare le cabine entro le 7.45. Devo dire che i prezzi a bordo sono ragionevoli, il personale in gran parte è filippino, peccato che il salone dove sto abbia una TV che continua a riproporre eventi calcistici e nulla più. Al rientro in cabina parlo un po' con i compagni e apprendo che dovrei essere parcheggiato nel Garage C in modo da seguire domani la fila giusta.

02.III.2024

Alle 6.30 siamo tutti già in movimento. Dopo i saluti ai compagni consumo una colazione che porta ad estinzione il mio Coupon e poi mi aggiro un pò qua ed un pò là, anche all'esterno: la costa è a vista, il cielo è grigio e finalmente, dopo l'attracco, c'è il via libera a raggiungere i veicoli. Per le 11, terminati i controlli (la ragazza al posto di polizia mi ha chiesto info sul mio viaggio dimostrano il suo interesse al Marocco che non ha ancora visitato), procedo per l'autostrada dove non trovo traffico. Alle 12 ALIBI si ferma davanti al box ed io salgo con l'indispensabile e poca voglia di essere rientrato. Per il cibo me la cavo con ciò che trovo in frigo e poi mi riposo. Ugo non si è visto, il suo dispenser è vuoto, un gatto che ho visto spesso aggirarsi da queste parti di colore bianco e nero sembra farsela da padrone. Nel pomeriggio salgo in cima alla collina in un momento in cui c'è il sole: il gatto bianco e nero spaparanzato sull'adirondack come mi vede prende la fuga. Capisco che durante tutto il periodo della mia assenza deve aver creato dei problemi a Ugo appropriandosi del suo territorio. 


Nessun commento:

Posta un commento