Domenica 17.01.2016
L'Ambasciata ha sciolto
le briglie informandoci che possiamo riprendere a circolare sul
territorio, anche se non ce n'è proprio nessuna voglia.
Ciò che è accaduto non
può essere dimenticato; è avvenuto, mi ha sfiorato, i morti sono
pianti dai parenti delle vittime e dai superstiti, l'intero paese è
unito nel condannare i fatti, il neo Presidente ha parlato alla
Nazione ed è stato proclamato un lutto di tre giorni.
Però bisogna andare
oltre perché la vita continua per tutti gli altri e a loro vanno
date spiegazioni non faziose che aiutino a capire.
La rivendicazione di Al Qaeda del Magreb sarà vera?
Blaise e Djéndjéré
avranno le mani pulite?
In una fase di
cambiamento voluta dal popolo ma non troppo gradita sia ai detentori
del potere economico in scia all'ex dittatore - che ai francesi
(amicissimi di tutti i poteri forti degli ultimi 28 anni), mettere
sottosopra una struttura ancora fragile non è così difficile per
chi è abituato a lavorare a proprio agio in queste situazioni.
Il Burkina Faso era sino
a venerdì un territorio isolato fra altri dove le forze integraliste
avevano da tempo dato prova di poter fare ciò che vogliono esattamente quando
decidono di farlo: Eritrea – Etiopia – Sudan - Chad – Nigeria
– Niger – Libia – Mali – Algeria – Mauritania, praticamente
buona parte del Sahara e quasi tutto il Sahel!
Zone povere e attualmente
fra le più inospitali del pianeta, dove l'Occidente è noto per aver
ulteriormente impoverito il territorio delle popolazioni che lo
abitano senza aver dato nulla in cambio: forse per questo ha
attecchito così bene il risentimento di frange oltranziste verso il crociato.
Le responsabilità su ciò
che sta accadendo nel mondo sono probabilmente riconducibili ai
detentori storici del potere nelle varie parti del pianeta e alle loro
politiche ottuse, specialmente quelle rivolte alla gestioni dei
rapporti internazionali.
Mi torna alla mente una
storia semplice che veniva spesso citata da un italico personaggio che è stato mio collega in una lontana avventura di lavoro e
che ha nel tempo acquisito un peso notevole: Ennio Doris, l'uomo
noto per lo spot di Banca Mediolanum , quello della banca intorno a
te o qualcosa di simile.
Egli raccontava che il
padre, commerciante di bestiame nel padovano, usava tenere un
atteggiamento equanime verso i suoi interlocutori senza mai usare la
forza quando poteva averla dalla sua parte (andamento di mercato).
Ennio spiegava così la strategia adottata dal padre esperto commerciante di bestiame : il vento può
cambiare direzione in qualsiasi momento e su tu hai approfittato
prima quello sarà il momento in cui loro -cioè gli altri - poterebbero fartela pagare
cara.
Meglio essere sobri.
Meglio essere sobri.
Questa è solo una storia
vera di compravendita di bestiame, ma sembra poter essere anche una chiave di lettura per
situazioni ben più ampie e diverse in riferimento agli umani.
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