Giovedì
28.03 – Il condizionatore è andato per tutta la notte emettendo
la sua rumorosità molesta.
Sbrigate
le faccende mattutine mi sono deciso ad effettuare una escursione
mirata in zona, escursione che mi è pesata in maniera eccessiva
tanto da gradire il rientro in albergo verso mezzogiorno, e senza
aver combinato ciò che avevo in mente.
Infatti
questa è una zona dotata di cliniche ed ospedali, di alberghi e di
uffici governativi, di ambasciate, ma non dei negozi che mi sarebbero
serviti per trovare l'omaggio che avevo in mente per Janet.
Dopo
aver dato l'assetto definitivo alla valigia ho cominciato a stilare
l'elenco dei lavori del quali il Nomade necessita in tutti i casi,
sia che in futuro venga utilizzato solo per mete raggiungibili con i
propri mezzi, sia nel caso in cui dovesse essere sostituto con un
altro tipo di veicolo.
Non
sto pensando alla realizzazione del Nomade II, c'è solo qualche idea
che ogni tanto si spinge oltre: d'altronde questo è stato un
prototipo e come tutti i prototipi ha dovuto percorrere molti
chilometri per evidenziare ciò che funziona e ciò che sarebbe
stato meglio realizzare diversamente.
E
ciò che non ha funzionato è stato lo chassis, inadatto a reggere
tutto il peso aggiuntivo che ha dovuto sopportare su ogni tipo di
strada: ci sarebbe voluto un telaio da 50 q.li per andare bene, anche
se questa scelta avrebbe imposto una licenza di guida differente
dalla “B” in mio possesso.
Il
sovrappeso ha fatto lavorare male vari organi meccanici, e prima o
poi tutti i nodi sono arrivati al pettine nei circa 70.000 km.
percorsi dal veicolo con la livrea del Nomade.
Se
avessi potuto disporre di migliori insegnanti, forse già dopo i
primi 20.000 km. si sarebbe potuto mettere una pezza, ma ormai le
cose sono andate così.
Verso
le 15.00 ho effettuato un'altra uscita, questa volta in una direzione
diversa: la mia ricerca è però andata delusa come in mattinata,
anzi, ora mi è sembrato di notare che molti esercizi sono rimasti
chiusi nel pomeriggio; quelli aperti sono negozi di mobili, di
abbigliamento e di cianfrusaglie.
Si
vede che era scritto che non sarebbe stato questo il momento per
ringraziare Janet con un presente oltre che con delle belle parole;
sono comunque rimasto molto dispiaciuto per questo, come lo studente
che non è riuscito a portare a termine il compito nel tempo
assegnato.
Con
.la disponibilità di wifi in albergo mi è stato possibile inviare e
ricevere emails, oltre a comunicare by skype: da adesso però
diventerò irreperibile sino all'atterraggio, sperando che il mio
Nokia da quattro soldi riprenda a funzionare appena capirà di essere
tornato sul suolo europeo.
Ora
non mi resta che chiudere i bagagli, fissare la sveglia per le 4.00 e
cercare di riposare quanto basta per riuscire a prendere la navetta
per l'aeroporto da sveglio.
L'occasione
mi sembra quella buona per ringraziare chi, leggendo il blog, ha
condiviso le mie esperienze in questi mesi; inoltre è anche il
momento giusto per augurare un buon periodo di vacanze
pasquali, augurio che idealmente esprimo a tutte quelle persone che ho incontrato sulle strade dei vari paesi visitati, con le quali ho dialogato, dalle quali ho avuto simpatia ed amicizia: PAZ Y BIEN!
Nessun commento:
Posta un commento