Il grande viaggio è iniziato già da tempo, da quando ho capito di non avere radici radicate, da quando ho pensato che i confini sono frutto di convenzioni, da quando ho deciso che il mio momento è questo, ora.
mercoledì 18 dicembre 2019
Quinto aggiornamento
Quasi tutto è stato deciso venerdì sera durante l'incontro con il Donatore, del quale ora posso svelare il nome: si tratta della Croce Bianca di Magenta alla quale va il mio sentito ringraziamento più quello a nome di Bambini nel Deserto, oltre che di Soeur Rosalie che non mancherà di inviare le sue benedizioni.
Ad oggi posso affermare che il sistema di donazione tramite IBAN batte per 4 a 0 FaceBook, ma l'importante è che complessivamente è stata superata quota 2.500: ora l'aria che si respira nella salita è più rarefatta, ma anche assai stimolante.
L'obbiettivo è sempre più a portata di mano, ma bisogna affrettarsi se vogliamo portare l'ambulanza all'imbarco entro i primi di gennaio lasciando nelle mani di Soeur Rosalie anche della liquidità.
Da Genova (porto di caricamento) a Ouagadougou Burkina Faso via Lomé Togo (porto di scaricamento) ci vogliono all'incirca una ventina di giorni: bisogna fare in modo che tutto si incastri nel modo giusto per non rendere vano la mia permanenza in Africa, permanenza che non potrà debordare oltre il mese di febbraio a causa dell'impennarsi delle temperature.
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