martedì 9 gennaio 2018

Primo semestre 2018

  1. 28.11.17 in serata volo Milano Malpensa Delhi-Uttar Pradesh by Air India fly dopo aver conosciuto coppia mista lui indiano lei italica con casa a Varanasi; 29.11 Delhi; 30.1.17 Delhi; 01.12.17 Delhi-Bikaner Rajasthan by train; 02.12 Bikaner; 03.12 Bikaner; 04.12 Jaisalmer by train; 05.12 Jaisalmer; 06.12 Jodhpur by Bus; 07.12 Jodhpur; 08.12 escursion villaggi Bishnoi; 09.12 Udaipur by Bus; 10.12 Udaipur, in serata incontro con Nathan; 11.12 escursione a Kumbhalgarh Fort e Ranakpur Jain Temple condiviso con Nathan by Tata Indica; 12.12 by train Cittorgarh visita e proseguimento per Bundi condiviso con Nathan; 13.12 Bundi visita e Pushkar by Bus con Nathan; 14.12 Pushkar condiviso con Nathan; 15.12 Pushkar scuola di cucina condivisa con Nathan che poi parte; 16.12 Ajmer by Bus; 17.12 Jaipur by Bus; 18.12 Jaipur; 19.12 Agra Uttar Pradesh by Bus; 20.12 Taj Mahal all'alba, poi Forte, Akbar e altro; 21.12 Gwailor Madhya Pradesh by Bus; 22.12 Gwalior; 23.12 Jhansi jnc by train e poi Tuc Tuc per Orchha; 24.12 Orchha; 25.12 Orchha Wildlife Sanctuary; 26.12 Khajurao by train; 27.12 Khajurao; 28.12 Khajurao; 29.12 Panna National Park, in serata Varanasi Uttar Pradesh by train; 30.12 Varanasi con 6 ore di ritardo; 31.12 visita a coppia conosciuta a prima dell'imbarco, colazione indiana condivisa e poi grande passeggiata lungo i Ghats;

  2. 01.01.18 Varanasi Ghats e altro; 02.01 malessere, in serata a cena da amici; 03.01 Sarnath by Tuc Tuc; 04.01 problematico trasferimento a Bodhgaya Bihar; 05.01 Bodhgaya; 06.01 Bodhgaya, sensazione di malessere; 07.01 escursione a Rajgir-Nalanda e dintorni in mezzo alla nebbia e malaticcio; 08.01 Bodhgaya visita a scuola buddhista, nel pomeriggio trasferimento by Tuc Tuc condiviso con Igor e Sara (croati di Rovigno) sino a Gaya dove apprendo dell'annullamento del mio treno. Sosta forzata a Gaya; 09.01 in attesa di un treno per Bishnupur West Bengala che continua ad essere segnalato sempre più tardi; 10.01 alle 3.15 imbarco sul treno e arrivo alle 11 circa con visita immediata; 11.01 Kolkàta by train; 12-15.01 Kolkàta; 16.01 Bhubaneshwar Odisha (Orissa) by train; 17.01 Bhubaneshwar (malessere da raffreddamento?); 18.01 Konark; 19.01 Bhubaneshwar; 20.01 Koraput by train; 21 Koraput; 22.01 Visakhapatnam Andhra Pradesh; 23-24.01 Visakhapatnam; 25.01 Chennai (Madras) Tamil Nadu by Bus; 26.01 Chennai; 27.01 Mamallapuram by Bus; 28.01 Mamallapuram; 29.01 Puducherry (Pondicherry) by Bus; 30-31.01 Puducherry; 01.02 Thanjavur by train; 02-03.02 Thanjavur; 04.02 Chennai by train; 05-06.02 Chennai;

  3. 07.02 Colombo Sri Lanka by Indigo fly deposito Samsonite; 08.02 Triangolo culturale Anuradhapura by train, Mihintale by Tata Nano driver Sinethra; 09-10.02 Anuradhapura by Tata Nano; 11.02 Sigiriya-Polonnaruwa-Habarana by Tata Nano; 12.02 Dambulla-Ridi Vihara-Kandy by Tata Nano; 13-15.01 Regione collinare Kandy; 16.01 Ella by train; 17-18.02 Ella con escursione all'ospedale; 19.02 Costa Sud Matara by Bus; 20.02 Galle by Bus; 21.02 Galle; Colombo by Bus recupero Samsonite e proseguimento by Bus Negombo Airport area; 23.02 Chennay-Delhi by Indigo fly; 24.02 Milano Mxp by Air India fly.

Bloccato a Gaya

Venirci per credere: in questa stagione viaggiare nel Nord dell'India comporta un livello superiore di accettazione.

Si, perché la nebbia la fa da padrona, quasi tutti i treni sono a lunga percorrenza, i ritardi si accumulano.
La prima esperienza l'avevo fatta fra Khajurao e Varanasi,  la seconda fra Varanasi e Gaya Jn (in quell'occasione ho dovuto acquistare un nuovo biglietto per un altro treno), la terza è in corso di maturazione.

 Al momento la situazione è la seguente: ieri sera alle 20.30 il treno in servizio da Delhi a Puri non c'era causa rischedulamento!  Railinfo indicava oggi alle 13 come orario.
Inevitabile accasarsi in un hotel di fronte alla stazione di Gaya che è risultato freddo e rumoroso.
Fin dal mattino ho iniziato a controllare e via via l'orario cambiava: prima alle 16, poi alle 18, adesso alle 20.40.
Il problema è  anche che le temperature giornaliere, causa umidità, si percepiscono come più fredde mentre l'abbigliamento al seguito è parzialmente inadeguato.
Per farla breve a mezzanotte sono andato in stazione tenendo sotto controllo l'andamento del treno che è poi arrivato alle 3 passate, ma almeno mi sono tolto dal cul de sac. 

22.07.18

La stagione si sta confermando scarsa, inferiore a quella precedente. Ciononostante non mi preoccupa questo andamento lento con i mesi di alta stagione coperti solo a macchia di leopardo.

Proprio per mancanza di clienti mi sono assentato per una settimana a bordo del Nomade così da ritrovare la mia dimensione ideale: quanto mi piacerebbe riprendere il viaggio interrotto a Panama nel 2013, ma ciò non sarà mai più possibile con quella modalità.

(Note prese durante il viaggio: 1) Che mondo difficile, che vita difficile. Resta l'amore cosmico ad aiutarmi nel procedere verso la meta. 2) Non occorre fare nulla, solo attendere: arriverà il suo momento. B3) A volte vorrei già essere in quell'altrove, come diceva mio padre quando l'interrogavo su dove stesse vagando la sua mente mentre subiva la seduta su una sedia a rotelle: rispondeva “altrove”. Io capii che stava solo attendendo il compimento del suo destino. Ho provato struggimento ed amore per la sua anima rimasta delicata dopo tanto vivere già vissuto. 4) Sono le 10.38: me ne sto seduto al sole lungo la strada per Mavignola. Davanti a me il gruppo del Brenta, i boschi e i prati sottostanti che evidenziano tonalità differenti di verde: sento pace attorno a me.)

E' una questione statistica; il tempo scorre e si porta via gli anni che mi sarà ancora dato vivere: Uno? Due? Dieci? Chi può dirlo. Certo è che l'imbuto si sta restringendo portando con se il percorso con il tunnel finale.

Durante il breve itinerario Il Nomade si è cimentato su passi alpini destreggiandosi in maniera positiva: il tour è stato contraddistinto da visite ad amici a partire da Bruna incontrata a Peio prima della partenza per il Burkina Faso.

Questo incontro ha condizionato il percorso; a seguire Maria e Giancarlo a Mavignola, poi Ezio ad Arco, quindi un pit stop da Beppe per cambio tubo dello snorkel, infine Milano dove sono stato accompagnato da D&D a visitare la casa che rimpiazzerà quella di Via Gaffurio. A Milano ho potuto incontrare anche mio figlio e brevemente pure mio fratello appena rientrato dalla Corsica.

Mentre viaggiavo sono stato preso dall'idea di regalarmi un veicolo come quello attuale dei Menrad: loro hanno abbandonato lo stupendo Volvo super attrezzato con il quale erano in viaggio quando li ho conosciuti in Belize per passare ad un pick-up 4x4 con cellula.

Fantasie, sogni, ma la realtà mi riporta presto al mio posto: viaggerò ancora, spero sino a che potrò, utilizzando aerei e trasporti locali; Il Nomade è stato un grande progetto, affascinante e di grande soddisfazione, ma il suo tempo è passato.

Lo ricordo con nostalgia: da quando iniziò sono già trascorsi otto anni, anni pesanti durante i quali ci sono state mille avventure, mille incontri, mille disavventure; poi gli interventi chirurgici e la sensazione che nulla sarà più come prima.

Ultimamente qui ho continuato a lavorare mediamente dieci ore al giorno; solo ora, dopo aver ingaggiato Laurent, quarantaduenne ivoriano agganciato alla Coop, vedo la fine sia delle sistemazioni agricole che di quelle da artigiano progettista realizzatore.

Prossimamente passerò a dedicarmi a sistemazioni all'interno della appendice dove vivo già dai primi di giugno: tutte queste attività a che pro? Me lo chiedo spesso. Perché va bene il lato estetico e la sostanza, ma è sempre tutto così necessario? O è un modo per non lasciarmi prendere dalla depressione dell'anziano consapevole che la fine del proprio respiro è sempre più prossima?

Peccato essere ancora tanto indietro da restare vittima di illusioni che come minimo portano a delusioni: Gheorghe, storia assurda, i miei figli lontani, uno anche perso, la potente presenza nella mia vita del mondo femminile senza riuscire a costruire niente di duraturo, gli aiuti umanitari sempre più complicati e difficili.

Troverò il tempo per pensare alla prossima partenza: Oriente (Cina – Giappone), ma potrebbe essere anche Sud America.

A volte vorrei che finisse tutto in fretta, ma a volte vorrei invece che non finisse mai!

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