Giornata interamente dedicata, fra una cosa e l'altra, alla lettura inerente la Meditazione Vipassana (Compassionevole Comprensione).
Ho trovato molti parallelismi con "Alchimia Emotiva" di Tara Bennet dove invece gli argomenti vengono trattati attraverso le considerazioni sugli schemi mentali che si consolidano in noi.
E poi "Intelligenza Emotiva" di Daniel Goleman, più incentrato sulle neuroscienze, ma in linea.
Ora mi è sembrato più chiaro il punto d'incontro fra la meditazione buddista e questi testi che vengono dopo alcuni secoli da che esiste quella pratica.
Tutti i ragionamenti sono incentrati sull'uomo come individuo in grado di svilupparsi sul piano spirituale, a patto che lo voglia, facendo il meglio che è possibile nel momento presente.
Con la meditazione Vipassana si investiga la realtà delle cose così come sono, non come si vuole che siano o si pensa che dovrebbero essere.
Si cerca di sviluppare la capacità di stare con quello che c'è nel momento presente con Equanimità ed Equilibrio, in modo che la nostra Pace non dipenda da quanto siano perfette le cose ma dall'essere in armonia con il Cambiamento e l'Impermanenza.
Come la sapeva lunga Tiziano Terzani..... e quanto si sarà applicato per arrivarci!
Proprio mentre mi trovo in uno dei paesi dove le tigri vere non mancano leggo delle tigri di carta che ci affliggono la mente.
Sembra facile mantenere una mente spaziosa che si senta a proprio agio con il "non sapere"; essere contenti un passo alla volta, un respiro alla volta, ma la reazione più comune delle persone nei confronti di pensieri ed emozioni è quella di farsi coinvolgere da essi rimanendo così intrappolati in un circolo di reazioni .
Il nostro approccio con le cose viene contraffatto ed offuscato da essi; così acquistano potere e dominano la nostra mente: quando ciò accade è molto difficile vedere le cose in modo chiaro.
Ciò che si vede sono le nostre opinioni e i punti di vista sulle cose: è come mettersi un paio d'occhiali con le lenti colorate e guardare il mondo attraverso questi filtri.
Ci vuole Perseveranza, Pazienza, Compassione, Disciplina, così come ebbe a dire anche Battiato: esse sono necessarie come la volontà di ricominciare continuamente.
Perché i cinque principali impedimenti che destabilizzano la mente, che creano problemi sin tanto che non vengono riconosciuti, se ne comprende l'energia e si impara a lasciarli andare, ci saranno sempre sulla nostra strada: Desideri dei sensi, Avversione, Indolenza & Torpore, Irrequietezza & Preoccupazione, Dubbio.
Gli impedimenti emergono a causa dei condizionamenti; questi sono organizzati in schemi mentali dei quali si diventa succubi (condizionamenti sociali, educazione, convinzioni, genitori, amici, insegnanti, etc. etc...).
Importante è cercare di investigare senza sopprimerli, senza indulgere in essi, cercare di sviluppare una consapevolezza distaccata delle cose così come sono.
La Presenza Mentale rende capaci di accorgersi della presenza degli impedimenti; investigando e comprendendo come queste particolari energie attaccano la nostra mente e il nostro corpo è possibile arrivare a vedere sia la loro natura insoddisfacente che il modo in cui l'attaccamento e il coinvolgimento a queste energie crea difficoltà e tensione.
L'obiettivo è trovare in noi la Compassione per le proprie difficoltà, farla emergere lasciandoci imparare a lasciar andare.
La meditazione Vipassana è consapevolezza del corpo e della mente, momento per momento, respiro dopo respiro, sensazioni del corpo, sentimenti e pensieri: tutto emerge, rimane per un pò e poi svanisce.
Questo lungo racconto per offrire a tutti, grandi e piccini, un mio regalo personale di buon auspicio per l'anno nuovo che è alle porte!
Domani Cambodia, la permanenza in Lao svanisce!
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