Dopo essere salito sul Van mi sono accorto che era al completo, il mio posto in fondo, dei quattro quello verso la finestra.
I thai sono abili a dormire anche viaggiando su strade curvosissime; c'è mancato poco che la persona vicino a me non mi abbracciasse nel sonno!
In 3.30 è stata raggiunta Chiang Mai, una piccola città rispetto a Bkk, ma grande e importante città nei territori del Nord, già capitale del regno dei Lanna sin dalla fine del 1.200.
Anche se la conformazione geografica è simile a quella delle altre località visitate, in realtà qui siamo su un altipiano molto aperto; la città ha avuto un notevole sviluppo nell'ultimo decennio e pertanto arrivare qui oggi è stato come rientrare dallo spazio.
Appena sceso mi sentivo parecchio sballottato dal percorso e sono stato sul punto di commettere l'errore di farmi accalappiare da un pic-up che mi avrebbe fatto servizio taxi per 100 bath: ma come, io ho speso 200 bath per fare in Van (che già costa il doppio del bus) oltre 200 km. ed ora, per farne 2 dovrei spendere tale cifra? Con molta onestà il driver, dopo aver ascoltato la mia replica, mi ha indicato dove attendere il trasporto adatto a me al costo di 30 bath. (che poi quei 100 bath altro non sono che € 2,5!).
Mentre ero in attesa del completamento del carico di un chartered sòrngtàaou per raggiungere la guesthouse prescelta ho visto arrivare masse di Western people da varie destinazioni.
Girando per la città ho avuto la sensazione che il centro storico fosse nelle mani dei turisti di ogni provenienza.
Stavo meglio su per i bricchi! anche se non nego che la cultura che fa parte del patrimonio di questa città è di alto livello e si percepisce nei vari monumenti che si incontrano.
Depositato il bagaglio in camera ho voluto subito muovermi a piedi: la città antica, entro la quale si trova anche il mio alloggio, si sviluppa dentro ad un ampio quadrilatero.
Sul percorso dlla Ratchadamnoen road ho presto intercettato tre delle meraviglie offerte dal luogo: Wat Phan Tao, Wat Chedi Luang e Wat Phra Sng, tutte realtà dotate di grande fascino e ricche di storia.
Nell'ultima ho anche potuto assistere ad una preghiera cantata condotta da un monaco anziano con tnti i novizi al seguito: al mio orecchio sunava come un mantra e non avrei voluto privarmene così presto.
Rientrato a casa ho ricevuto una telefonata da parte di una cara amica che da poco ha visitato, inserita in un gruppo organizzato, Laos e Cambogia; si è portata a casa un pò della grande umanità delle genti incontrate e mi ha anticipato che mi fornirà email address di una persona italiana residente in Cambogia, studiosa e conoscitrice esperta anche del Vietnam: una persona dalle caratteristiche speciali che sarò ben felice di incontrare se si riuscirà a combinare.
Da questa sera sono maggiormente impegnato nella programmazione dei dettagli relativi ai primi giorni in Laos: in quale posto di frontiera passare? quale direzione prendere? salire su una Slow boat o su una Speedboat sino a Luang Prabang? o prima esplorare il Nord incontaminato?
E' su quest'ultima ipotesi che sto lavorando perchè mi consentirebbe di fermarmi qualche giorno a recuperare forze riuscendo forse a stare in una homestay di villaggio laotiano: mi sento attratto da questo tipo di programma.